di Riccardo Liguori

SPOLETO – L’umano è da sempre al centro dello Spoleto Festival dei 2Mondi ideato dal maestro Gian Carlo Menotti, giunto alla sua 61a edizione, nella suggestiva cornice di una delle città più rappresentative dell’età medioevale dell’Italia centrale, Spoleto, nella verde Umbria. Dal 29 giugno al 15 luglio la città del Festival accoglie eventi artistici, canori, musicali e  incontri culturali di rilievo internazionale, ognuno dei quali richiama un variegato e nutrito pubblico (l’edizione 2017 ha fatto registrare 90mila presenze). Numerosi i giovani attratti dal 2Mondi, alla ricerca dell’arte espressione del bello dell’umano, un particolare non trascurato quando si organizzano eventi di alta cultura come lo Spoleto Festival. 

La 61a edizione (per info sul programma: www.festivaldispoleto.com) è stata inaugurata mandando in scena al Teatro Nuovo Menotti, il 29 giugno e il 1 luglio, la nuova produzione dell’opera lirica in dieci quadri del Minotauro, ispirata all’opera di Friedrich Dùrrenmatt, commissionata alla compositrice italiana Silvia Colasanti. Un’opera incentrata, come la descrive la stessa compositrice, su «un dramma “umano”, il dramma di un essere che ha a che fare con se stesso, anzi con l’infinità di sé riflessi negli specchi del labirinto. A lui si contrappone l’uomo come reale carnefice – capace di inganno e falsa amicizia…». Un monito all’umanità, soprattutto alle giovani generazioni.

Pioniere Altro genere di umano lo esprime lo spettacolo My Ladies Rock, in scena al Teatro Romano dal 6 all’8 luglio, del coreografo francese Jean-Claude Gallotta. Questo coreografo, dall’inizio degli anni ’80, si impone come pioniere della cosiddetta “New French Dance”, una danza giocosa e piena di energia, costruita in modo complesso e fantasioso che permette ai suoi interpreti di mettere in mostra la propria capacità di improvvisare il proprio talento. La compagnia di danza di Jean-Claude Gallotta è stata insignita della dicitura “Compagnie à rayonnement national et international” (Compagnia di rilevanza nazionale e internazionale) dal Ministero della Cultura e Comunicazione della Repubblica francese ed ha sede a Grenoble.

Storia Allo Spoleto Festival dei 2Mondi 2018 il coreografo d’Oltralpe ha affidato alla bravura di undici giovani interpreti della sua compagnia (cinque donne e sei uomini) la storia del Rock che vede protagoniste le donne per comunicare questa storia ai mille spettatori del Teatro Romano (tanti erano la sera del 6 luglio), attraverso My Ladies Rock. Jean-Claude Gallotta, con questo spettacolo, «rende omaggio alle donne del Rock che hanno fatto molto di più che portare un rinnovamento sul palcoscenico – si legge nella recensione della pubblicazione del Programma del 2Mondi 2018 –: hanno scosso le società occidentali con rabbia e coraggio, facendo esplodere le costruzioni di genere ormai troppo strette e permettendo così anche agli uomini di giocare con la propria femminilità…».

My Ladies Rock è uno spettacolo in cui viene esaltato non poco il corpo umano e i sentimenti che esso esprime nel rispetto della diversità di genere attraverso l’evoluzione della musica Rock. 

A Jean-Claude Gallotta abbiamo chiesto: Quale è il messaggio che la sua opera vuole comunicare, trasmettere all’umanità, in particolare alle giovani generazioni?

Lotta «Il Rock e le donne – risponde il coreografo – hanno in comune l’aver dovuto e dover sempre lottare per esistere. Il Rock ha rivoluzionato la sua epoca e oggi spero con la mia danza di raccontarlo alle giovani generazioni che non necessariamente conoscono la sua storia. E le donne che hanno combattuto per affermarsi nel mondo del Rock rappresentano la lotta costante di tutte le donne per raggiungere gli stessi diritti degli uomini. Le mie coreografie in My Ladies Rock cercano di amplificare questi due messaggi».