Ex Merloni, prorogata cig Covid per Indelfab
Written by Annalisa Marzano on 06/10/2020
Ex Merloni, prorogata cig Covid per Indelfab
06/10/2020
NOCERA UMBRA – È stata firmata la cassa integrazione per Covid alla Indelfab di Fabriano, ex JP Industries che sua volta aveva acquisito il ramo del bianco della ex Antonio Merloni. I lavoratori saranno coperti, in modo retroattivo, dal 7 settembre scorso al 15 novembre prossimo, per altre dieci settimane. Allo scadere dell’ammortizzatore sociale, partirà il periodo di cassa integrazione per cessazione attività dal 16 novembre al 15 maggio 2021.
Accordo con la proprietà In cambio, la proprietà, con a capo l’imprenditore Giovanni Porcarelli, ritira la procedura di mobilità per l’intera forza lavoro, come da accordi seguiti all’incontro, avvenuto con il Ministero dello Sviluppo economico, il Ministero del Lavoro e i sindacati di categoria. Unica postilla: “qualora non si concretizzino a breve termine opportunità di reimpiego dei lavoratori e/o di reindustrializzazione dei siti produttivi, l’azienda procederà alla apertura di una nuova procedura di mobilità che interessi la residua forza lavoro”, l’ultimo comma dell’accordo sottoscritto da azienda e parti sociali.
Dimissioni Nel frattempo, però, 14 lavoratori della Indelfab hanno deciso di rassegnare le dimissioni: 8 a Fabriano e 6 a Nocera Umbra (Perugia). La forza lavoro è ufficialmente scesa a 569 dipendenti, di cui 296 a Fabriano (3 quadri, 28 impiegati, 265 operai) e 273 a Nocera Umbra (11 impiegati e 262 operai). Sono questi che usufruiranno delle settimane di ammortizzatori sociali, prima per Covid e poi per cessazione attività. “L’utilizzo di tale ultimo ammortizzatore sociale si rende possibile e necessario quale strumento temporaneo di sostegno ai lavoratori in esubero, in considerazione della volontà espressa dalle Regioni Marche ed Umbria di coinvolgere gli stessi in specifici percorsi di politica attiva del lavoro e dell’impegno del Ministero dello Sviluppo Economico a definire un concreto piano di interventi collegato alla prospettiva della reindustrializzazione dei siti aziendali”, si legge
nell’accordo.