Esercitazione su finta emergenza sisma con 200 militari a Foligno
Written by umbriaradio on 21/11/2018
Esercitazione su finta emergenza sisma con 200 militari a Foligno
21/11/2018
FOLIGNO – Due scenari diversi, ma un unico ospedale da campo composto da sale operatorie, terapia intensiva e moduli equipaggiati con le più sofisticate apparecchiature mediche per consentire la maxi esercitazione dell’Esercito al “soccorso sanitario e alla gestione del transito di uomini, mezzi e materiali”. Si terrà a Foligno, nell’area del dipartimento di Protezione civile, dal 27 al 29 novembre. Esercitazione che è stata presentata stamani nella sede Prociv dal colonnello Giovanni Di Blasi, alla presenza del responsabile regionale della Protezione civile Alfiero Moretti, dell’assessore regionale Giuseppe Chianella e del dirigente regionale area sanità Gianni Giovannini. I due momenti operativi in cui il Comando dei supporti logistici dell’Esercito simulerà il soccorso prevedono un ipotetico intervento post terremoto in Umbria e un supporto in terra straniera e in particolare in una situazione di crisi nell’area del Corno d’Africa.
“Per la doppia esercitazione – come ha spiegato Di Blasi – verranno impiegati circa 150-200 militari e una quarantina di mezzi provenienti da Roma, Bellinzago Novarese (TO), Torino e Budrio (BO), sedi del Comando dei supporti logistici. I medici militari – ha aggiunto – verranno forniti dal Comando logistico e dalla Scuola di sanità e veterinaria dell’Esercito di Roma, mentre quelli civili saranno messi a disposizione dalla Regione Umbria”.
Il colonnello Di Blasi, che svolgerà il compito di direttore dell’esercitazione, spiega che il lavoro che verrà fatto nei tre giorni “ha come scopo quello di verificare la capacità di schierare un ospedale da campo in tempi contenuti e renderlo perfettamente funzionante e idoneo alla gestione del primo soccorso in situazioni di crisi, sia in scenari ad alta intensità al di fuori dei confini nazionali, sia sul territorio nazionale, in sinergia con la Protezione civile e, all’occorrenza, con personale e strutture del Servizio sanitario nazionale, in caso di interventi in soccorso alla popolazione in seguito a calamità naturali o disastri”. Nelle due esercitazioni verranno impiegati anche una ventina di “figuranti” che recinteranno la parte dei feriti più o meno gravi.