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Dopo gli assembramenti per i Ceri a Gubbio, Gualdo vieta l’ingresso agli eugubini

Written by on 16/05/2020

Dopo gli assembramenti per i Ceri a Gubbio, Gualdo vieta l’ingresso agli eugubini

16/05/2020

GUBBIO – Gualdo Tadino è il primo comune a correre ai ripari dopo le immagini che sono giunte nella serata del 15 maggio, quando a Gubbio, nonostante la festa dei Ceri fosse stata annullata, tante persone sono comunque scese in piazza. Il sindaco gualdese Massimiliano Presciutti ha emanato un’ordinanza vietando l’ingresso degli eugubini in città e il transito dei gualdesi nel Comune di Gubbio.

La nota “Come preannunciato a seguito degli incresciosi ed intollerabili fatti accaduti nel pomeriggio/sera del 15 Maggio nella vie del centro storico di Gubbio, dove si sono verificati plurimi assembramenti in assenza pressochè totale dei dispositivi di protezione individuale ed un perpetrasi di atteggiamenti contrari alla normativa tesa a ridurre il rischio sanitario dell’emergenza Covid-19, tali da far temere per una possibile ripresa e diffusione del contagio in tutto il territorio, stamattina ho provveduto ad emanare formale ordinanza per limitare, non potendo purtroppo per legge vietare, L’INGRESSO DEI CITTADINI RESIDENTI NEL COMUNE DI GUBBIO NEL TERRITORIO COMUNALE DI GUALDO TADINO E DEI RESIDENTI NEL COMUNE DI GUALDO TADINO NEL TERRITORIO COMUNALE DI GUBBIO.
Con decorrenza dal 16.05.2020 e per i prossimi 14 giorni, sono consentiti gli spostamenti dei cittadini residenti nel Comune di Gubbio verso il comune di Gualdo Tadino ed ai cittadini residenti nel Comune di Gualdo Tadino verso il Comune di Gubbio ai sensi dell’art.1 del DPCM 26 aprile 2020, solo se motivati da comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessità ovvero per motivi di salute purché venga rispettato il divieto di assembramento e il distanziamento interpersonale di almeno un metro e vengano utilizzate protezioni delle vie respiratorie”.

Nuovi sacrifici Un provvedimento che mi rammarica molto ma inevitabile e necessario stante la situazione che si è venuta a determinare, sulla salute e la sicurezza dei cittadini non sono concesse deroghe e le regole non si interpretano, si rispettano. La cosa che più mi ferisce è che per il comportamento scriteriato e vergognoso di pochi si debbano purtroppo chiedere nuovi sacrifici a tutti, ma purtroppo non ci sono alternative, mi auguro anzi che chi di dovere prenda tutti i provvedimenti necessari per garantire la salute di tutti e punire in maniera esemplare i responsabili di questi indecenti episodi di vera inciviltà.

Processione in ospedale Ma c’è di più, mi hanno fatto ancora più male le immagini che ho visto di scene incomprensibili ed altrettanto gravi all’interno dell’Ospedale Comprensoriale di Branca, non si può in servizio ed in piena pandemia correre in corsia con un cero seppur in miniatura, non è accettabile che si usino gli altoparlanti di servizio dell’ospedale per mandare a tutto volume nei reparti la musica della festa, anche in questo caso occorrono misure e provvedimenti urgenti ed esemplari che ovviamente non competono a me, ma tutto ciò non può in alcun modo essere tollerato.

Facinorosi irresponsabili La stragrande maggioranza dei cittadini ha fatto sacrifici enormi in queste settimane e non possiamo consentire a nessuno, tanto meno a degli esaltati senza rispetto per le istituzioni e per tutti i cittadini di farla franca. Agli amici eugubini che in tantissimi in queste ore mi hanno manifestato stima, vicinanza ed affetto dico semplicemente che non si devono vergognare della loro splendida città, devono piuttosto, come hanno fatto, prendere in maniera forte e decisa le distanze da questi facinorosi irresponsabili e purtroppo accettare altri 14 giorni di sacrifici inevitabili per quanto mi riguarda, visto ciò che è accaduto ieri”.


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