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Ddl per ricostruzione post sisma, Alemanno: pertinenze diventino presìdi di Prociv

Written by on 03/09/2018

Ddl per ricostruzione post sisma, Alemanno: pertinenze diventino presìdi di Prociv

03/09/2018

Il sindaco Nicola Alemanno e Fabio Paparelli

PERUGIA – Proseguono, in Seconda commissione, le audizioni con i soggetti interessati al disegno di legge predisposto dalla Giunta regionale per la ricostruzione delle zone colpite dal sisma del 2016. Dopo aver ascoltato gli ordini professionali, le associazioni di categoria e i sindacati, oggi è stata la volta dei sindaci delle città ricomprese nel cratere. Al presidente Eros Brega – è detto in un comunicato della Regione – sono stati consegnati alcuni documenti scritti, che verranno analizzati e discussi nelle prossime riunioni, mentre sono intervenuti anche direttamente, l’assessore all’Urbanistica del Comune di Spoleto, Francesco Flavonim ed il sindaco di Norcia, Nicola Alemanno. Flavoni ha chiesto che il Comune di Spoleto possa essere ricompreso nella fascia dei Comuni comprendente Norcia, Cascia, Preci e Monteleone di Spoleto, per poter disporre dunque della stessa applicazione normativa prevista per i comuni maggiormente colpiti poiché – è stato spiegato – a Spoleto si sono registrate oltre 1.500 inagibilità. Flavoni ha anche chiesto, di conseguenza, di poter ricomprendere Spoleto all’interno dello strumento definito Masterplan per lo sviluppo della Valnerina, poiché – ha detto – per l’economia territoriale, per fattori socio-culturali e per la stessa mobilità, Spoleto è fortemente legata alla Valnerina. Nicola Alemanno, dopo aver ringraziato la Giunta regionale per aver tenuto conto della quasi totalità di proposte emerse nello scorso febbraio da un incontro tra tutti gli amministratori del territorio interessato dagli eventi sismici che si è tenuto a Villa Umbra, ha rilevato alcune esigenze normative, auspicando che possano essere recepite nel testo legislativo definitivo. Riguardano: la gestione dei fabbricati rurali, ricadenti nella fascia maggiormente colpita (Pedemontana), per i quali sarebbe necessario un alleggerimento della norma. Prevedere cioè, per le aziende con autorizzazione di delocalizzazione, la possibilità di poter rivisitare, anche in termini di cambiamento di destinazione d’uso, la disposizione e l’organizzazione aziendale; la gestione delle pertinenze come presìdi personali di protezione civile: il loro utilizzo, in fase di emergenza, dovrebbe poter essere autorizzato con ordinanza del sindaco subito dopo la definizione dello stato di emergenza. Così pure la conclusione dello stato di emergenza dovrebbe essere dichiarata dal sindaco; il patrimonio immobiliare censito come beni culturali sparsi: vietando la ristrutturazione edilizia ed urbanistica di alcuni immobili oggetto di crollo si escluderebbe di fatto ogni possibile progetto di ricostruzione. Il Commissario per la ricostruzione è intervenuto con propria ordinanza sancendo che l” edificio può essere ricostruito com” era. Sarebbe invece importante che in caso di crollo dell’edificio, la proprietà possa avere anche un minimo di possibilità di modifica. Il sindaco considera inoltre urgente il completamento della microzonazione sismica: sono state indicate alcune faglie potenzialmente attive e capaci ed in questo caso le linee direttive della Protezione civile prevedono il rispetto di una fascia di circa 400 metri entro la quale non sono possibili interventi. Per questo sarebbe necessario invece definire con certezza la faglia poiché la fascia di rispetto verrebbe ridotta a 30 metri, con un numero di edifici coinvolti di molto inferiore. Hanno preso parte alla riunione anche il sindaco di Sellano, Attilio Gubbiotti, l’assessore di Norcia Giuseppina Perla ed il segretario di Anci Umbria, Silvio Ranieri.


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