Covid, stabile in Umbria il numero dei ricoverati
Written by enricotribbioli on 07/06/2022
Covid, stabile in Umbria il numero dei ricoverati
Solo un posto occupato nelle terapie intensive. Buoni risultati sul fronte delle vaccinazioni
07/06/2022
Resta stabile nelle ultime ventiquattro ore il numero dei ricoverati Covid in Umbria, in tutto centotre, con un solo paziente nei reparti di terapia intensiva. E’ questo, il quadro che emerge dai dati pubblicati dalla dashboard del sito della Regione aggiornati a martedì 7 giugno.
Complessivamente, sono stati segnalati quattrocentosettantasei nuovi casi e cinquecentoquattro guariti,
con gli attualmente positivi in leggero calo, ora 6.792 (ventinove in meno rispetto a ieri), mentre viene registrato un nuovo decesso.
Tasso di positività al Covid del 14,9 per cento
Analizzati 3.185 tra tamponi e test antigenici, con un tasso di positività al Covid del 14,9 per cento (era al 21,2 nella precedente rilevazione e al 11,53 lo stesso giorno della scorsa settimana).
Buoni risultati in Umbria sul fronte delle vaccinazioni
“Come Regione Umbria siamo riusciti a portare a casa buoni risultati sia per la vaccinazione Covid che per le altre vaccinazioni obbligatorie e stiamo riorganizzando le agende vaccinali combinate, antinfluenzale e Covid, con l’obiettivo di arrivare alla massima diffusione per migliorare la qualità della vita di pazienti fragili, degli anziani e delle persone disabili”.
Lo ha detto l’assessore alla salute e politiche sociali della Regione Umbria, nel suo intervento al convegno tenutosi in occasione della terza tappa della campagna di prevenzione Vaccinare è proteggere, che ha coinvolto anche le Regioni Marche e Abruzzo. Un incontro organizzato da Sanofi, che ha avuto come obiettivo quello di confrontarsi per migliorare l’attuale piano di vaccinazione antinfluenzale, garantendo una diffusione capillare e in piena sicurezza.
“L’aspettativa di vita – ha spiegato l’assessore- sta aumentando e la vaccinazione antinfluenzale ha come obiettivo proprio quello di migliorare la qualità della vita degli anziani attraverso l’azione preventiva.
In Umbria faremo tutto il possibile, inizieremo la campagna vaccinale a breve e abbiamo già assegnato il bando per il quantitativo che arriva a coprire il settantacinque per cento indicato dall’Oms.
Come amministrazione ci stiamo muovendo sulla scia della strada indicata dalla scienza, ovvero utilizzare i vaccini ad alto dosaggio.
Riteniamo prioritaria la tutela della vita dei nostri anziani e siamo convinti che attraverso la prevenzione si possano generare risparmi ed efficentamento per l’intero sistema sanitario, evitando ospedalizzazioni inutili che andrebbero a congestionare la sanità sulla quale pesano questi anni di pandemia.
Vaccinare gli anziani nelle Rsa -ha concluso- significa evitare infezione e poter usare i risparmi ottenuti per migliorare la qualità delle altre prestazioni sanitarie. Questo è un modello che ha funzionato in Veneto, funziona in Umbria e può funzionare anche a livello nazionale”.