
Covid, ricoveri in calo del 3,4% nell’ultima settimana in Umbria
Written by enricotribbioli on 16/12/2022
Covid, ricoveri in calo del 3,4% nell’ultima settimana in Umbria
In discesa anche gli attualmente positivi, meno 6,5%. La vaccinazione anti Covid utile contro la leucemia linfatica cronica secondo una ricerca del Dipartimento di Medicina e Chirurgia dell’Università di Perugia
16/12/2022

Prosegue in Umbria il calo del numero dei ricoveri Covid negli ospedali
Sono diminuiti del 3,4 per cento nell’ultima settimana i ricoverati positivi al Covid negli ospedali dell’Umbria. Questo, è quanto emerge dai dati pubblicati dalla dashboard del sito della Regione, aggiornati al 16 dicembre.
In tutto, duecentotrentacinque: centodiciotto in area medica, centodieci negli altri reparti e sette nelle terapie intensive (più quattordici per cento). In diminuzione del 6,5 per cento gli attualmente positivi al Covid, attualmente 3.817, mentre i decessi salgono dello 0,7 per cento sempre su base settimanale e raggiungono quota 2.307 dall’inizio della pandemia.
Resta invariato, ormai da tempo, l’andamento dei tamponi antigenici e molecolari eseguiti, che fanno segnare più 0,3 e più 0,1 sempre rispetto a una settimana fa.
La vaccinazione anti Covid utile contro la leucemia linfatica cronica
Uno studio mostra gli effetti positivi del vaccino anti-SARS-Cov-2 in pazienti affetti da Leucemia Linfatica Cronica: è stato realizzato grazie alla sinergia di diversi team di ricerca del Dipartimento di Medicina e Chirurgia dell’Università degli Studi di Perugia guidati dal professore Paolo Sportoletti, dalle professoresse Antonella Mencacci, Francesca Fallarino ed Emanuela Rosati. Il contributo fondamentale del dottor Daniele Sorcini e della dottoressa Filomena De Falco ha consentito di pubblicare i risultati del lavoro sulla prestigiosa rivista scientifica internazionale British Journal of Haematology.
I dati pubblicati hanno significative ricadute per la salute pubblica poiché consentono di capire meglio i meccanismi di funzionamento del vaccino contro il Covid-19 e di dimostrare l’efficacia nella protezione da forme gravi o morte anche in una popolazione immunodepressa affetta da Leucemia Linfatica Cronica.
La Leucemia Linfatica Cronica
La Leucemia Linfatica Cronica, è un tumore del sangue che espone i pazienti ad un più elevato rischio infettivo e conseguenze gravi in caso di Covid19. La spiegazione biologica, non è completamente nota ma si può ipotizzare che il virus riesca a fare più danni in soggetti fragili che hanno un sistema immunitario di difesa indebolito dal tumore stesso o dalla terapia anti-leucemica.
Fortunatamente dopo l’introduzione dei vaccini a mRNA, si è assistito ad una significativa riduzione dell’incidenza di ospedalizzazione e mortalità sia nella popolazione generale che, sorprendentemente, in pazienti con tumori ematologici come la leucemia linfatica cronica.
L’importanza dello studio
Lo studio, di grande rilievo in epoca pandemica, ha cercato di rispondere alla domanda su come il vaccino anti-SARS-Cov-2 possa proteggere una specifica popolazione di malati di tumore del sangue in cui il sistema immunitario è fortemente compromesso. L’efficacia della risposta immunitaria ad un vaccino, viene generalmente valutata con la determinazione della quantità di anticorpi, che rappresentano le armi utilizzate dall’organismo per la difesa contro i virus.
L’analisi di pazienti vaccinati seguiti presso l’Ematologia di Perugia ha mostrato una ridotta capacità di produrre anticorpi nei soggetti con leucemia linfatica cronica rispetto ai dati sulla popolazione sana.
L’efficacia del vaccino per i tumori del sangue
Tuttavia, negli stessi pazienti, la somministrazione del vaccino è in grado di stimolare la crescita di Linfociti T, cellule altamente specializzate del sistema immunitario responsabili del riconoscimento e dell’eliminazione delle cellule infettate dal virus SARS-Cov-2. Lo studio dimostra che questa risposta immunitaria non viene indebolita dalle terapie intelligenti contro la leucemia, che in alcuni casi sembrano invece aiutare i linfociti T in una risposta più efficace contro il virus.
La conseguenza di questi effetti biologici del vaccino, è stata documentata nello studio da evidenti benefici sul piano clinico. Infatti, la necessità di ricovero ospedaliero di pazienti con leucemia linfatica cronica in corso di infezione da SARS-Cov-2 si è dimezzata e la mortalità da Covid-19 è scesa dal 57% al 7,7% rispetto al periodo in cui i vaccini non erano disponibili.