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Covid, rallenta in Umbria l’incremento del numero dei nuovi positivi

Written by on 04/02/2021

Covid, rallenta in Umbria l’incremento del numero dei nuovi positivi

Leggero calo del tasso di positività dei tamponi, crescono ricoverati. Migliorano i dati relativi alle scuole. Per i sindacati dei pensionati, è urgente vaccinare gli anziani e i loro caregivers

04/02/2021

Rallenta in Umbria l'incremento del numero dei nuovi positivi Covid

PERUGIA- Sono stati trecentosettantatre, il 19 per cento in meno del dato di ieri, i nuovi positivi al Covid registrati in Umbria nelle ultime ventiquattro ore su 37.308 totali. E’ quanto emerge dai dati della dashboard del sito della Regione, aggiornati al 4 febbraio.

 I guariti sono stati centosettantotto (su 30.304 complessivi), e tre i morti, (su 813), mentre gli attualmente positivi sono ora 6.191 (centonovantadue in più rispetto a quelli registrati ieri). I tamponi analizzati sono 3.692 e i test antigenici 3.832, con un tasso di positività totale del 4,9 per cento (ieri era al 5,7) e del 10,1 per cento sui soli test molecolari (ieri 10,57). Ancora in crescita i ricoverati, nella giornata di oggi sono quattrocentotrentotto (sette in più), sessantasei dei quali (due in più) nei reparti di terapia intensiva.

 

Migliora, intanto, la situazione relativa all’emergenza Covid nelle scuole dell’Umbria, dove molti comuni hanno deciso nei giorni scorsi di interrompere le lezioni in presenza fino al 14 febbraio, su indicazione dell’Autorità sanitaria. Secondo i dati della Regione aggiornati in data odierna, gli alunni positivi sono centosettantotto  (centodue nelle primarie), diciannove in meno rispetto a martedì 2 febbraio, giorno dell’ultimo rilevamento e della chiusura degli istituti nei comuni più colpiti. Settanta i positivi tra il personale. I cluster sono trentadue (erano trentanove), 2.412 i contatti stretti di classi in isolamento (866 in meno) e centoventitre le classi in isolamento (erano centosettanta il 2 febbraio).

“Quasi il 90% delle ottocentodieci vittime umbre da Covid sono ultra settantenni.
Quella in atto è dunque una vera e propria strage di anziani, che con la nuova ondata sta assumendo dimensioni ancor più drammatiche”.
Ad affermarlo in una nota sono i sindacati dei pensionati dell’Umbria, Spi Cgil, Fnp Cisl e Uilp Uil, che nei giorni scorsi hanno rinnovato una richiesta di incontro alla Regione Umbria per verificare l’organizzazione di una campagna di vaccinazione che sia davvero capillare e pienamente accessibile per le persone anziane.
“È necessario completare al più presto la vaccinazione di ospiti ed operatori delle residenze per anziani -dichiarano i sindacati- e far partire immediatamente la campagna per gli over 80 e per i loro caregivers, sia nel caso di familiari che si prendono cura dei propri anziani, sia nel caso di lavoratrici (badanti) che devono essere tutelate al pari degli altri operatori dell’assistenza, anche nell’interesse degli anziani stessi”.
Per quanto riguarda l’accesso alla vaccinazione della popolazione anziana, per Spi, Fnp e Uilp non può essere sufficiente il percorso di prenotazione online, ma vanno prese in carico anche le persone che non hanno competenze e strumenti sufficienti. E al contempo è necessario garantire la vaccinazione a domicilio per quanti non hanno la possibilità di recarsi presso i centri vaccinali.
Da parte loro i sindacati dei pensionati, forti della loro presenza capillare sul territorio, possono essere uno strumento importante per raggiungere e informare il maggior numero di anziani.

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