PERUGIA- Registrati in Umbria nelle ultime ventiquattro ore, più guariti, centosessantuno, che nuovi positivi al Covid, in tutto novantasette. Questo, secondo quanto riportato dai dati dalla dashboard del sito della Regione, aggiornati al 22 febbraio.
Registrati altri dieci morti (su 993 dall’inizio della pandemia), con gli attualmente positivi in calo, 8.474 (settantaquattro in meno rispetto a ieri). I tamponi analizzati sono stati 633 e i test antigenici 612, con un tasso di positività del 7,79 per cento sul totale (era 8,8% la scorsa settimana) e del 15,3 per cento sui soli molecolari (era al 14,9%).
I ricoverati in ospedale sono ora cinquecentocinquantasei (cinque in più rispetto all’ultimo giorno), ottantuno dei quali (due in meno) nei reparti di terapia intensiva.
“In questa fase che stiamo affrontando, sicuramente impegnativa, credo che questo personale molto preparato possa essere un valore aggiunto per la nostra sanità”.
Lo ha detto la presidente della Regione Umbria,
Donatella Tesei, salutando l’arrivo all’
Ospedale Santa Maria della Misericordia di
Perugia dei
diciannove medici e
infermieri volontari che la
Lombardia ha deciso di inviare per rispondere alla richiesta di aiuto per affrontare questa fase dell’emergenza sanitaria
Covid, con la diffusione delle
varianti inglese e
brasiliana. Ad attenderli anche il direttore generale dell’Azienda ospedaliera
Marcello Giannico, il direttore regionale alla Salute
Claudio Dario e
Guido Bertolaso, che li ha accompagnati in nella nostra regione in qualità di consulente per l’Umbria per l’emergenza
Covid.
“Mi ha fatto molto piacere -ha aggiunto la presidente- il fatto che hanno voluto precisare che questa loro disponibilità, alla quale hanno risposto subito, è quella che vogliono ricambiare con il Paese perché anche loro sono stati aiutati nel momento in cui hanno avuto delle difficoltà. Se poi, rimarranno oltre i quindici giorni previsti si vedrà. Ma in questo momento la nostra Sanità sta anche esaminando la lista, ormai completa, prevista dal bando della Protezione civile nazionale per vedere i vari profili di chi ha aderito alla chiamata. Vedremo quindi le risorse disponibili e come poterle utilizzarle al meglio. L’ospedale da campo è pronto e completo e quindi i sanitari potranno essere utilizzati anche per questo come previsto nel programma di supporto all’Azienda ospedaliera di Perugia di cui costituisce una parte integrante”.
Al saluto e all’apprezzamento espresso da parte della governatrice umbra, a nome del personale sanitario proveniente dalla Lombardia, ha risposto Stefano Muttini, direttore di Anestesia e Rianimazione 2 presso l’Asst Santi Paolo e Carlo di Milano, uno dei diciannove volontari arrivati nel capoluogo umbro.
“Abbiamo deciso di dare una mano -ha spiegato- portando l’esperienza di quelle che sono state le due ondate in Lombardia quando ci siamo trovati ad assistere parecchi pazienti. Cercheremo di metterla a frutto, soprattutto nell’aspetto organizzativo, con la creazione di percorsi e riconversioni di zone per accogliere un gran numero di pazienti. Ora, ci confronteremo con i colleghi di Perugia e vedremo come operare nel dettaglio”.
“Non ci sono più cluster in ospedale, visto che li abbiamo tutti isolati, e sta funzionando molto bene anche il vaccino al personale sanitario“.
Lo comunica il direttore generale dell’Azienda ospedaliera di Perugia, Marcello Giannico, sulla situazione dei contagi all’interno della struttura.
“Da due settimane -ha aggiunto- non si rilevano più contagi tra gli operatori sanitari“.
“Dovrebbero rientrare in servizio nei prossimi giorni -ha concluso- visto che per fortuna la maggior parte di questi sono o asintomatici o paucisintomatici“.