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Covid, in Umbria la curva è “in calo costante ma lento”. Vaccini: “La macchina funziona, ma abbiamo poche dosi”

Written by on 04/03/2021

Covid, in Umbria la curva è “in calo costante ma lento”. Vaccini: “La macchina funziona, ma abbiamo poche dosi”

Il punto sull'emergenza sanitaria nel corso della consueta conferenza stampa settimanale della Regione

04/03/2021

In diminuzione in Umbria i nuovi casi Covid

In Umbria diminuzione dei nuovi casi e dei ricoverati Covid

PERUGIA – La curva che caratterizza l’andamento in Umbria della pandemia Covid “è in discesa costante ormai da una ventina di giorni”. È quanto emerso dalla conferenza stampa di aggiornamento settimanale tenuta dalla Regione Umbria. Il dottor Marco Cristofori, del nucleo epidemiologico ha comunque rilevato che il calo è “piuttosto lento e non repentino” rispetto alla fase precedente. Per gli esperti è importante la diminuzione degli attualmente positivi “perché significa che ci sono più guariti di nuovi casi”. Riguardo all’indice Rt è stato spiegato che la media mobile a sette giorni è 0,88 contro un dato nazionale di 1,1. Nel frattempo la giunta regionale nel giro di 48, sentito il parere del Comitato tecnico scientifico, dovrà esprimersi sulla riapertura o meno delle scuole e in quale modalità.

Servono più vaccini

Per l’Umbria il problema attuale, in merito alla questione vaccini, non è di capacità della macchina vaccinale umbra ma quello dell’utilizzo delle “poche dosi” che vengono consegnate alla regione. A sottolinearlo sono stati l’assessore regionale alla Sanità Luca Coletto e il direttore regionale Claudio Dario, per rispondere così anche alle tabelle diffuse a livello nazionale che vedono la regione tra le più lente (terzultima) a somministrare i vaccini. “Avremmo potuto essere la quarta regione in Italia per capacità di somministrazione se avessimo ricevuto le stesse dosi delle altre regioni” ha commentato Dario. Per Coletto invece sui vaccini in Umbria “è stato detto di tutto e di più”. “Sul territorio – ha affermato – le decisioni vengono prese, stiamo solo rincorrendo la mancanza di vaccini. Serve una programmazione delle forniture per programmare le vaccinazioni”. La Regione Umbria – è stato ricordato – ha chiesto non solo le 16 mila dosi “che possono così avvicinarci alla media nazionale”, come ha spiegato Dario, ma anche le 50 mila in più per respingere “l’attacco” delle varianti del virus, “richiesta che era stata anche condivisa dal ministro Speranza”. “Non solo abbiamo un numero di anziani superiore, siamo infatti la terza regione per indice di vecchiaia, ma da quattro settimane ormai – ha precisato Dario – stiamo affrontando le varianti con le misure delle zone rosse, che quindi ci farebbero avere diritto a molte più dosi”. Il limite dunque, per Dario, è il numero di dosi: “La nostra macchina già ora è in grado di vaccinare oltre 35 mila dosi a settimana, quindi 140 mila dosi al mese se sfruttata al massimo”.

I dati

Scende dell’11% nelle ultime 24 ore il numero dei nuovi contagi al Covid in Umbria, dove prosegue anche il calo degli attualmente positivi: 7.737 (201 in meno di ieri). Si registrano però altri otto morti. I nuovi positivi – secondo i dati della Regione aggiornati al 4 marzo – sono 267. I guariti sono 460.
In aumento i ricoverati: sono 518, quattro in più di ieri, ma uno in meno (82) in terapia intensiva.
Nelle ultime 24 ore sono stati analizzati 3.256 test antigenici e 3.607 tamponi molecolari, con un tasso di positività complessivo che resta invariato al 3,89, e che rispetto ai soli molecolari è del 7,40 per cento (ieri 7).


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