PERUGIA- In discesa del quarantaquattro per cento i nuovi contagi al Covid accertati nelle ultime ventiquattro ore in Umbria, dove prosegue il calo degli attualmente positivi e dei ricoverati in ospedale.

Secondo i dati segnalati dalla dashboard del sito della Regione aggiornati al 3 aprile, i nuovi casi sono stati centosei, mentre i guariti accertati sono duecentotrentadue e si registra una vittima.

Gli attualmente positivi, passano da 4.754 a 4.627 (centoventisette in meno rispetto a ieri). I ricoverati sono in tutto trecentosettanta (dieci in meno di ieri) di cui cinquantatre (uno in meno) nei reparti di terapia intensiva. Analizzati 2.735 tamponi molecolari e 3.621 test antigenici, con il tasso di positività al Covid complessivo che scende a 1,66 per cento (ieri era al 2,6%) ed è pari 3,87 per cento (ieri era al 6,1%) per i soli molecolari.

Servizio d’intervento psicologico per i sanitari

Un progetto di intervento psicologico per medici, infermieri e operatori sociosanitari al fine di fornire un supporto ai professionisti impegnati nelle aree di Medicina e Covid-19 dell’Ospedale di Foligno è stato attivato dal dottor Lucio Patoia, direttore della struttura complessa di Medicina interna e dell’Area Covid dello stesso ospedale folignate e dalla coordinatrice infermieristica dottoressa Valentina Onori, insieme alla dottoressa Mary Micheli, dirigente psicologo del dipartimento di Riabilitazione dell’Azienda Usl Umbria 2, alla dottoressa Laura Spadoni, psicologa, psicoterapeuta e neuropsicologa, specialista ambulatoriale del distretto di Foligno, e al direttore del dipartimento di Riabilitazione aziendale dottor Mauro Zampolini. Il progetto, spiega la Usl Umbria 2, è basato su un metodo di collaborazione multidisciplinare e multidipartimentale che ha la finalità di approfondire il vissuto lavorativo degli operatori dedicati all’emergenza del reparto di Medicina interna e Medicina Covid nell’attuale fase pandemica, di approfondire i bisogni e l’eventuale stato di distress psicologico e di fornire un supporto al disinnesco ed alla normalizzazione degli stati emotivi intensi in relazione ad eventi traumatici attraverso un processo di adattamento alla situazione stressante.

L’intervento, proseguirà per tutto l’anno in corso e i risultati verranno pubblicati su una rivista scientifica al fine di contribuire all’acquisizione delle conoscenze utili alla gestione del disagio psicologico degli operatori sottoposti al carico lavorativo ed emotivo della pandemia.