Il gup di Firenze ha rinviato a giudizio Umberto Rana, all’epoca dei fatti contestati giudice del tribunale fallimentare di Perugia, per le accuse di corruzione nell’esercizio delle proprie funzioni e falso. Lo stesso magistrato, oggi assegnato a altri incarichi sempre nel capoluogo umbro, è stato invece prosciolto dall’imputazione di abuso d’ufficio. Con Rana a giudizio, sono finiti anche sei professionisti, accusati alcuni di corruzione, altri di falso, uno di entrambi i reati. Ancora, con riferimento all’abuso d’ufficio, prosciolto uno dei rinviati a giudizio mentre escono totalmente dal processo altri quattro. La prima udienza è fissata per il prossimo 12 gennaio. L’inchiesta era emersa un anno fa, quando era stato disposte una serie di perquisizioni. Presunte irregolarità, per la procura, nell’ affidamento degli incarichi ai professionisti coinvolti avrebbero portato a contestare l’accusa di falso, mentre presunti benefit ricevuti da Rana avrebbero fatto scattare quella di corruzione.

Difesa Nasini, proscioglimento gup Firenze non lascia dubbi

Il professionista prosciolto è il dottor Andrea Nasini per cui il gup di Firenze ha usato la formula assolutoria dell'”insussistenza del fatto”. La formula usata, spiegano gli avvocati di Nasini, Nicola di Mario e Michele Nannarone “non lascia residuare dubbi sulla manifesta  infondatezza delle contestazioni elevate a suo carico. La ritenuta insussistenza del fatto, nella dimensione oggettiva – spiegano i legali -, conferma oggi quanto rappresentato dal nostro cliente fin dall’interrogatorio, al pm, del dicembre 2020. La correttezza dell’operato del dott. Nasini – affermano gli avvocati Di Mario e Nannarone -, sempre conforme ai canoni di legalità e di rigorosa salvaguardia degli interessi  vantati dai creditori della procedura concorsuale ha trovato puntuale ed inequivoca conferma”.