Coronavirus, nuovo balzo in Umbria: settecento casi e cinque vittime
Written by pierpaoloburattini on 29/10/2020
Coronavirus, nuovo balzo in Umbria: settecento casi e cinque vittime
Dato fornito dal commissario Antonio Onnis giovedì mattina nella conferenza stampa settimanale
29/10/2020
PERUGIA – Aumento record dei nuovi casi Covid individuati in Umbria nell’ultimo giorno, 694, 8.967 dall’inizio della pandemia. Dato mai toccato nelle due fasi dell’emergenza e fornito dal commissario Antonio Onnis giovedì mattina nella conferenza stampa settimanale per illustrare la situazione. Segnalati altri cinque morti, 119, e 117 guariti, 3.272, con gli attualmente positivi passati da 5.004 a 5.576. Riguardo ai ricoverati in ospedale sono passati a 292 a 301, 41 dei quali in rianimazione (ieri erano 37). Nell’ultimo giorno sono stati eseguiti 4.584 tamponi, 290.964.
I dati nelle Rsa
Sono 159 gli ospiti delle residenze per anziani presenti in Umbria che risultano contagiati dal Covid. Colpiti dal virus – è stato spiegato – 69 tra oss e altro personale, tre infermieri e due medici. “Tutte le strutture – ha sottolineato Vescarelli – vengono seguite dalle Usca e controllate con tamponi pressoché quotidiani”.
Gli operatori contagiati
Sono 259, al 28 ottobre, in Umbria, gli operatori del Servizio sanitario regionale positivi al Covid. Trentacinque quelli guariti. Il dato è emerso nel corso della conferenza stampa settimanale tenuta dal commissario all’emergenza sanitaria Antonio Onnis. Il quale commentando i dati record dei contagi giornalieri ha “rivolto ai cittadini l’appello ad adottare tutte le misure che possono contribuire a contenere la diffusione” del virus. “I numeri sono importanti – ha detto Onnis – e comportano un grande impegno delle strutture ospedaliere, ma tutto il sistema sanitario nel suo insieme si muove con sforzo e decisione per dare risposte ai cittadini. Stiamo valutando tutte le possibili soluzioni per la gestione del paziente a casa, nei casi in cui ciò è possibile. A tal fine è stato previsto il potenziamento delle Usca (Unità speciali di continuità assistenziali)”.