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Coronavirus, agenzie di viaggio “tra le imprese più danneggiate”

Written by on 13/05/2020

Coronavirus, agenzie di viaggio “tra le imprese più danneggiate”

13/05/2020

PERUGIA – L’emergenza coronavirus ha colpito duramente il turismo mettendo in ginocchio le imprese del settore, in particolare le agenzie di viaggio che ad oggi non vedono alcuna prospettiva di ripresa. Fiavet Confcommercio Umbria lancia l’allarme e chiede aiuto alla Regione Umbria per un intervento aggiuntivo, rispetto a quello del Governo.

Azzeramento attività e fatturati Nel turismo “la categoria delle agenzie di viaggio è in cima alla triste classifica delle imprese che oggi non vedono ancora alcuna prospettiva di ripresa e sono in balia della più totale incertezza circa il futuro”, scrive la Fiavet Confcommercio Umbria in merito alla fase due. “L’unico dato di fatto è l’azzeramento completo di attività e fatturati, con l’aggiunta di problematiche serie e controverse – spiega la Federazione italiana associazioni imprese di viaggi e turismo dell’Umbria -, come quella dei voucher da emettere nei confronti della clientela e dei rapporti con i vettori aerei”.

Rilancio del turismo nazionale Su questi temi Fiavet Confcommercio organizza il 14 maggio, dalle 16 alle 17:30 un webinar con l’avvocato Federico Lucarelli, consulente dell’associazione. “In un piano di rilancio del turismo – dichiara il presidente di Fiavet Umbria Federico Tagliolini – alla nostra categoria deve essere riconosciuta, sia a livello nazionale che locale, una funzione essenziale, perché le agenzie di viaggio sono il fulcro dell’organizzatore turistica, sia rispetto alla costruzione che alla vendita di pacchetti turistici articolati, e con il coinvolgimento di tutta la filiera turistica”. Proprio per rilanciare il turismo nazionale, Fiavet, insieme agli altri attori del turismo (guide escursionistiche, guide turistiche, mondo agrituristico incluse le fattorie didattiche, musei, operatori delle attività outdoor), vuole proporre ai clienti dei “prodotti pensati sinergicamente con tutte le componenti del turismo, ma la cui realizzazione deve essere affidata a professionisti del settore e non a soggetti improvvisati”. “Ricordiamo – sottolinea ancora Tagliolini – che anche nella sola intermediazione, il fatturato di una agenzia viaggi crea un indotto con leva uguale o maggiore a 18: ogni 100 euro equivalgono a un indotto di €1.800,00”.

Turismo in Umbria Per il rilancio del turismo in Umbria, le agenzie di viaggio vogliono organizzare un prodotto differente da quello delle altre regioni italiane, che punti su una sicurezza sociale e sanitaria e su un distanziamento insito negli spazi esistenti nella nostra Umbria, “che metta in risalto la lentezza del nostro modo di vivere, il gusto di una tranquillità fatta di spazi incontaminati di borghi vivibili nonché di buon cibo e buon vino”.  A tal proposito, la Fiavet ha richiesto alla Regione un intervento aggiuntivo rispetto a quelli che sta mettendo in campo il Governo. I buoni vacanza richiesti dalla Fiavet – “potrebbero essere un modo per incentivare ulteriormente l’appeal della nostra offerta turistica, con proposte che riguardino sia il periodo estivo, ma puntino a coprire tutto il periodo 2020 e 2021 con prodotti destagionalizzanti”. “Su questo strumento fondamentale dei buoni vacanza – conclude Tagliolini – chiediamo con forza alla Regione di battere un colpo, perché ad oggi non c’è stato quel coinvolgimento con tutte le associazioni di categoria che avevamo chiesto e che non può più essere rimandato”.


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