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Coronavirus, a Orvieto mancate entrate per 1,5 milioni di euro

Written by on 23/04/2020

Coronavirus, a Orvieto mancate entrate per 1,5 milioni di euro

23/04/2020

ORVIETO – Ammontano ad oltre 1,5 milioni di euro le mancate entrate, in particolare per quanto riguarda il settore turistico, stimate dal Comune di Orvieto a causa dell’emergenza coronavirus.

Videconferenza con associazioni di categoria I numeri sono stati resi noti dalla stessa amministrazione, che ha tenuto un incontro in videoconferenza con i rappresentanti delle associazioni di categoria della città per fare il punto sulle misure per fronteggiare la crisi economica dovuta alla pandemia. Tra le categorie intervenute Confindustria, Confcommercio, Federalberghi, Abba, Cna, Confartigianato, Coldiretti, Cia, Confagricoltura, il Centro Studi Città di Orvieto, le associazioni Orvieto per tutti e Centro commerciale naturale di Orvieto scalo, i rappresentanti degli esercizi pubblici, delle agenzie turistiche e delle guide turistiche della città. “È stato un incontro molto proficuo – spiega il sindaco, Roberta Tardani – nel quale abbiamo potuto constatare lo spirito costruttivo e propositivo delle forze economiche della città, utile per individuare un percorso comune da intraprendere per la prima fase della ripartenza”.

Proposte categorie Parlando delle varie proposte inviate dalle categorie, già accolte o sulle quali si sta lavorando, il sindaco ricorda che è stato posticipato al 30 settembre – “unico Comune a farlo” – il pagamento delle imposte locali come Tosap, pubblicità e Tari, “in attesa di capire come l’intervento del Governo a favore degli enti locali possa consentirci provvedimenti più incisivi”. “Stiamo lavorando alla rinegoziazione dei mutui con gli istituti di credito – prosegue Tardani – con l’auspicio che, attraverso l’interlocuzione tra Anci e Governo, si possa fare altrettanto con Cassa depositi e prestiti e si possa agire sugli accantonamenti del Fondo crediti di dubbia esigibilità. Queste manovre consentirebbero di liberare risorse per andare a coprire le mancate entrate ma anche per agire sulla leva fiscale locale”. Il Comune sta anche studiando la fattibilità di un piano del commercio, mentre per il turismo l’intenzione è quella di “attivare già nei prossimi giorni gruppi di lavoro specifici insieme ai soggetti interessati”.


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