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Coldiretti Umbria chiede stato di calamità naturale per coronavirus

Written by on 06/04/2020

Coldiretti Umbria chiede stato di calamità naturale per coronavirus

06/04/2020

PERUGIA – Coldiretti Umbria ha sollecitato la Regione ad attivarsi per la richiesta di riconoscimento dello stato di calamità naturale in seguito all’emergenza coronavirus che “sta colpendo e compromettendo duramente il tessuto dell’economia agricola”.
Nella lettera inviata dal presidente regionale Coldiretti Agabiti, alla governatrice Donatella Tesei e all’assessore all’agricoltura Roberto Morroni si sottolinea che la pandemia “sta mettendo in ginocchio in primis gli agriturismi e il settore vitivinicolo, oltre a quello del florovivaismo e della produzione di latte e carne ovicaprina”.

Segnalazioni di danno “È evidente l’attuale stato di criticità che impone alla nostra Regione la dichiarazione di stato di calamità” aggiunge Agabiti. “Tale richiesta – sottolinea il presidente – è motivata anche dalle numerose segnalazioni quotidiane di danno provenienti alla nostra Organizzazione agricola da parte di associati operanti nel comparto ricettivo ed agroalimentare”. Per il presidente di Coldiretti Umbria “si tratta di una crisi senza precedenti con la contrazione dei mercati da un lato, e le disdette e mancate prenotazioni dall’altro, che sta non solo danneggiando l’intera annata in corso, ma pure mettendo a serio rischio la sopravvivenza futura delle imprese agricole umbre”. “Occorrono quindi – ribadisce Agabiti – risorse finanziarie e liquidità per le imprese agricole, partendo proprio dagli allevatori ovicaprini, dagli imprenditori vitivinicoli e florovivaisti nonché dagli operatori agrituristici, a fronte delle ingenti perdite subite e degli sforzi messi in campo volti ad evitare la definitiva chiusura aziendale”.


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