Diversi turisti e visitatori in fila per la mostra Raffaello giovane a Città di Castello e il suo sguardo, allestita presso la Cannoniera di Palazzo Vitelli. Grazie anche al ponte di Ognissanti, l’esposizione dedicata ai cinquecento anni dalla morte del grande artista del Rinascimento italiano, inaugurata sabato 30 ottobre ha fatto registrare un record di presenze. Un interesse da parte del pubblico, aldilà delle aspettative, per l’evento curato da Marica Mercalli (già Soprintendente dell’Umbria e ora direttore generale per la sicurezza del Patrimonio culturale del Ministero della cultura) e da Laura Teza (professore associato di Storia dell’Arte moderna dell’Università degli Studi di Perugia).

Sono stati, infatti, oltre duecentocinquanta  i visitatori nella sola giornata di domenica 31.

Un confronto tra Raffaello e Luca Signorelli

In tanti, quindi, per ammirare dopo il recente intervento di ripulitura da parte dell’Istituto Centrale del Restauro del Gonfalone della Santissima Trinità, unica opera del maestro urbinate rimasta in Umbria conservata nella Pinacoteca di Città di Castello, messa a confronto con il Martirio di San Sebastiano di Luca Signorelli, uno degli artisti più studiati dal pittore negli anni della sua giovinezza, e recentemente sottoposta a restauro. D’ora in poi i due dipinti condivideranno la stessa sala di Palazzo Vitelli.

Non mancano altri lavori e disegni riportati nella nostra regione per l’occasione, importanti prestiti dai musei nazionali e internazionali. Come l’Incoronazione di San Nicola da Tolentino, prima opera documentata di Raffaello (una volta in Sant’Agostino a Città di Castello), presente con tre frammenti, ricomposta in una spettacolare simulazione digitale di grandezza naturale che ne illustra la struttura e la genesi elaborativa.  Tre disegni di Raffaello che studia i ritratti giovanili in vista dello Sposalizio della Vergine, concludono il percorso, completato dalla da una copia dello stesso capolavoro che la Bottega Tifernate di Stefano e Francesca Lazzari che hanno iniziato il giorno dell’inaugurazione, che verrà poi donato alla Pinacoteca.

Una mostra premiata da un grande afflusso di pubblico, italiano e straniero che può ora godere del nuovo ingresso alla Pinacoteca, accessibile dal portone rinascimentale di piazza delle Tabacchine. Il grande giardino rinascimentale con la facciata a graffiti del Palazzo come fondale scenografico, è ora il meraviglioso benvenuto che Città di Castello dà ai suoi ospiti che vengono a visitare la mostra  che rimarrà aperta fino al prossimo 9 gennaio.