CITTA’ DELLA PIEVE- Artisti, opinionisti e giornalisti, coinvolti in una serie di riflessioni antiche quanto attualissime, sul fatto che tempo è la parola più usata della lingua inglese, e tra le dieci più utilizzate della lingua italiana. Città della Pieve è pronta ad accogliere per il secondo anno consecutivo, Il Nostro Tempo l’evento organizzato dalla locale amministrazione comunale ideato e diretto dall’autrice e regista Mimma Nocelli in collaborazione per questa edizione con Marco Pacini caporedattore vicario del settimanale L’Espresso. Dal 21 al 23 settembre, dibattiti e confronti intorno al concetto del tempo, nelle sue infinite possibili declinazioni, in un cartellone tantissimi ospiti provenienti dal mondo della cultura e dello spettacolo, insieme ad esperti di varie discipline.

“Il tempo dell’anima, il tempo che viviamo (la contemporaneità) e quello che vivremo (il futuro) -spiega Mimma Nocelli– scorrono tutti a ritmi diversi. Il tempo biologico riserva al nostro corpo un destino misurabile in anni ore e minuti mentre l’inconscio viaggia a suo piacimento attraverso dimensioni atemporali. Lo misuriamo con le infinite possibilità virtuali e tecnologiche della nostra epoca ma il movimento delle lancette, in questo mondo che cambia passo vorticosamente, non corrisponde più alla nostra percezione”.

Ad inaugurare la tre giorni de Il Nostro Tempo, nel pomeriggio di venerdì 21 settembre alle 16 al Teatro degli Avvaloranti la proiezione del documentario di Camilla Paternò Tumarankè, dedicato ai giovani migranti che filmano la loro vita nel nostro paese attraverso l’occhio dei loro cellulari, cui farà seguito un dibattito assieme  al giornalista Paolo Franchi e al blogger Leonardo Bianchi. Altri ospiti della manifestazione saranno lo storico dell’arte Claudio Strinati, per parlare di artisti che si sono confrontati con la raffigurazione del tempo; Enrico Vanzina, fratello di Carlo, recentemente scomparso, e figlio di Steno racconterà il tempo di una grande famiglia del nostro cinema; la malattia d’amore nella Ricerca del tempo Perduto di Proust, sarà oggetto di analisi da parte della giornalista Lorenza Foschini, grande studiosa ed appassionata dello scrittore francese; il tempo delle donne di un Sud che cambia vivrà nella passione di un’altra giornalista Carmen Lasorella; il più grande press agent italiano Enrico Lucherini, spiegherà come è cambiato, e se esiste ancora il divismo nello spettacolo in Italia; il politico e scrittore ora anche regista di cinema, Walter Veltroni parlerà del perchè della scelta del titolo del suo film C’è tempo; la popolare conduttrice Enrica Bonaccorti, racconterà la sua vita e di come è cambiata la televisione; un programma tv di successo come Il mio vinile, condotto dall’attore Riccardo Rossi, verrà simulato in teatro con la complicità del giornalista Marco Molendini e del musicista Tony Concina (con una richiesta via video di Monica Guerritore); si parlerà di futuro con Nicoletta Iacobacci (esperta di etica della rete) e Alessandro Ovi (direttore di Tecnology Review); su come si trasformeranno le nostre città, esporranno, invece, le proprie tesi l’urbanista Vittorio Salmoni ed il Direttore della Reggia di Caserta Mauro Felicori; alla psicoterapeuta Maria Cristina Koch, con un incontro su memoria e ricordi, il compito di chiudere, domenica 23 settembre la seconda edizione de Il Nostro Tempo.