
Chiusura sportelli bancari: Anci Umbria a confronto con la Banca d’Italia
Written by enricotribbioli on 22/09/2021
Chiusura sportelli bancari: Anci Umbria a confronto con la Banca d’Italia
Un incontro promosso assieme al Coordinamento dei Piccoli Comuni della nostra regione per valutare, insieme, possibili soluzioni dopo l'allarme lanciato da molti sindaci
22/09/2021

Anci Umbria a confronto con la Banca d'Italia, per scongiurare la chiusura degli sportelli bancari
Anci Umbria a confronto on line con la Banca d’Italia, in un incontro promosso assieme al Coordinamento dei Piccoli Comuni della nostra regione, per scongiurare la chiusura degli sportelli bancari. Un problema, che interessa soprattutto le aree interne già messe a dura prova da anni difficili. Un confronto, in cui si è tracciato una panoramica completa sulla situazione attuale.
La digitalizzazione del sistema bancario, la tecnologia e le scelte economiche ed imprenditoriali del sistema creditizio, pur legittime da un punto di vista legislativo, ma forse non sociale ed etico, non possono contribuire a far morire i nostri territori, a causa della mancanza di servizi essenziali.
In molti comuni, dall’assenza di sportelli bancari o prossimi alla chiusura, di assenza di fibra ottica, in alcuni casi, di trasporto pubblico, in un contesto caratterizzato da sempre meno nascite e da una popolazione prevalentemente anziana. Dall’altro, le attività artigianali, economiche, imprenditoriali presenti, e persino i turisti necessitano di questi servizi, il territorio ne ha bisogno perché possa continuare a essere attrattivo e competitivo.
Anci Umbria e il Coordinamento dei Piccoli Comuni della nostra regione, hanno raccolto il grido di allarme lanciato da molti sindaci, cui si è aggiunto quello di cittadini e imprenditori. Per le due associazioni, non c’è dubbio che si tratti di scelte da parte di soggetti imprenditoriali privati, ma sono scelte irrispettose verso interi territori
E’ stato, inoltre, annunciato che queste problematiche saranno tema anche del prossimo Coordinamento nazionale dei Piccoli Comuni, in programma a ottobre. In Italia, a fronte di circa ottomila comuni, seimila circa sono di piccole dimensioni, ma tutti fortemente caratteristici del nostro Paese Italia ed elemento attrattivo per il turismo nazionale e, non meno, per quello imprenditoriale.
La questione, insieme a quella di Poste Italiane e dei Medici di Medicina Generale, è stata già sottoposta all’attenzione dei parlamentari umbri, auspicando che si possa trovare una soluzione che vada incontro a tutte le esigenze e che non leda ulteriormente la dignità e i diritti di tutti i cittadini.
La Banca d’Italia si è detta interessata al confronto e disponibile al dialogo; ha quindi evidenziato come occorra trovare un punto di equilibrio fra la digitalizzazione del sistema creditizio e la necessità di assicurare servizi essenziali alla popolazione, proprio in considerazione del fatto che le banche sono un soggetto imprenditoriale privato.
L’incontro si è concluso con la proposta di convocare un successivo confronto con le associazioni di categoria e di fare una mappatura precisa della carenza di sportelli bancari sul territorio, fermo restando che anche un solo comune sprovvisto di servizi rappresenta una sconfitta per tutto il Paese.