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Cgil Cisl Uil Umbria: nel 2021, la priorità è fermare i licenziamenti

Written by on 04/01/2021

Cgil Cisl Uil Umbria: nel 2021, la priorità è fermare i licenziamenti

Per i sindacati, serve una task force permanente per gestire vertenze e criticità

04/01/2021

I tre segretari generali di Cgil Cisl Uil dell'Umbria,Vincenzo Sgalla, Angelo Manzotti e Claudio Bendini, nel corso della videoconferenza stampa di questa mattina

PERUGIA- Una task force regionale, composta da tutte le forze sociali e dalle istituzioni, per evitare i licenziamenti : è la proposta che Cgil Cisl Uil dell’Umbria hanno avanzato stamattina nel corso di una videoconferenza stampa alla quale hanno preso parte i tre segretari generali Vincenzo Sgalla, Angelo Manzotti e Claudio Bendini.

“Quello che chiediamo alla Regione, a partire dall’assessore Fioroni, è di creare subito una struttura permanente, un luogo di discussione e confronto preventivo, che si attivi automaticamente ogni qualvolta ci siano criticità e posti di lavoro a rischio -hanno spiegato i tre segretari- questo sia per arginare le tante vertenze che hanno caratterizzato il 2020, sia per prepararci all’impatto dello sblocco dei licenziamenti che avverrà presumibilmente a fine marzo, attraverso un uso della solidarietà difensiva, della formazione e della riqualificazione professionale, con l’obiettivo di non perdere nemmeno un altro posto di lavoro“. 

 

Ma il 2021 dovrà essere, per Cgil Cisl Uil, anche l’anno del cambio di passo sul versante degli investimenti e del rilancio economico
“Le risorse senza precedenti in arrivo dall’Europa che saranno disponibili per la nostra regione richiedono una vera concertazione, che non è quella sbandierata dalla giunta nella conferenza stampa di fine anno -hanno rimarcato i sindacati- al contrario ci vuole un reale coinvolgimento di tutte le parti sociali, insieme ai soggetti pubblici (Gepafin e Sviluppumbria) per costruire un progetto comune che parta dal rilancio dell’occupazione, in particolare di giovani e donne, dal sostegno alle piccole e medie imprese, che costituiscono la spina dorsale dell’economia regionale, dagli investimenti in sostenibilità, digitalizzazione e riconversione ambientale e dal potenziamento del sistema sociosanitario“.
E a proposito di sanità, Cgil, Cisl Uil hanno rivendicato la piena attuazione dell’accordo sottoscritto nel novembre 2020 con la Giunta regionale, che prevedeva investimenti per la sicurezza, ridefinizione dei fabbisogni alla luce delle novità normative e assunzioni di personale a tempo indeterminato.
“La mancata attuazione di questi impegni-hanno concluso i tre segretari- sta continuando ad impoverire il nostro sistema sanitario, visto che professionisti formati e impiegati in questi mesi in Umbria continuano a lasciare la nostra regione perché vengono assunti con contratti stabili da altre regioni limitrofe”.
È su questi nodi centrali, che i sindacati valuteranno l’operato della Giunta regionale nei prossimi mesi, consapevoli del fatto che il divario crescente con le regioni più dinamiche del Paese, che in questi anni si è andato allargando, va assolutamente ristretto.

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