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‘Celiachia tra presente e futuro’: convegno promosso da Aic Umbria

Written by on 14/05/2022

‘Celiachia tra presente e futuro’: convegno promosso da Aic Umbria

Quasi 4mila gli umbri celiaci, 2800 sono donne

14/05/2022

celiachia

Samuele Rossi presidente di Aic Umbria

Celiachia tra presente e futuro: è questo il titolo del convegno, in programma sabato 14 maggio (dalle ore 9) presso la sala della Fondazione Sant’Anna a Perugia, organizzato dall’Aic –Associazione Italiana Celiachia Umbria,  rivolto ai professionisti sanitari ed alla popolazione in generale.

L’evento, patrocinato dalla Regione Umbria e dal Comune di Perugia, si svolge nell’ambito della Settimana della celiachia, che si celebra dal 14 al 21 maggio in cui in tutto il territorio nazionale, in occasione della quale si organizzano iniziative per sensibilizzare l’opinione pubblica e le istituzioni.

L’appuntamento, è anche l’occasione per sfatare falsi miti e le scorrette informazioni che spesso rischiano di confondere i celiaci e gli operatori in particolare del settore alimentare.

 I dati in Umbria

Nel 2021 erano 3.996 le persone affette da celiachia in Umbria, di queste 2.788 sono donne mentre 1.208 uomini. Nel corso di questi ultimi anni nella regione è aumentato di molto il numero delle persone alle quali è stata diagnosticata la celiachia (nel 2016 erano 3.025: 2.136 donne, 889 uomini) ma, secondo le statistiche nazionali, il dato reale è molto più alto. Sono questi alcuni dei dati emersi nel corso del convegno  dall’Associazione Italiana Celiachia (AiC) Umbria con il patrocinio della Regione Umbria e del Comune di Perugia. “Sono circa 4mila i celiaci diagnosticati nella nostra regione – ha detto il presidente di AiC Umbria, Samuele Rossi, nel corso dell’iniziativa – ma c’è ancora molto da fare perché si stima che circa l’1% della popolazione italiana sia celiaco. Quindi, solo in Umbria, ce ne aspettiamo almeno 8mila. Da questo punto di vista tutte le nostre attività come associazione vanno a sensibilizzare la classe medica per attenzionare nei confronti dei pazienti tutti quei sintomi che possono far sospettare una celiachia e far emergere nuove diagnosi. Una diagnosi precoce è fondamentale affinché il celiaco con una corretta terapia, una dieta senza glutine, possa mantenere il suo stato di buona salute”. Pur presente fin dai primi anni di vita, questa patologia colpisce soprattutto le persone giovani ed adulte. Dei quasi 4mila celiaci umbri riconosciuti nel 2021, ben 2.734 hanno un’età compresa tra i 18 e i 59 anni, 528 più di 60 anni, 284 tra i 14 ed i 17 anni, 244 tra i 10 ed i 13 anni, 161 tra i 6 e i 9 anni e 45 tra i 6 mesi ed i 5 anni. La celiachia, oltre ad essere considerata una malattia sociale, è anche inserita nell’elenco delle malattie croniche e ciò dà diritto all’esenzione dei ticket per gli esami di follow-up dopo la diagnosi. Ha diritto ad un’erogazione mensile gratuita di alimenti senza glutine da ritirare nelle farmacie, pubbliche e private, nelle parafarmacie, nei supermercati e nei negozi specializzati, fino al raggiungimento di un tetto di spesa mensile che varia a seconda dell’età e del sesso (dai 56 euro ai 124 euro).

Una corretta informazione sulla celiachia

“Questi appuntamenti sono fondamentali -spiega il presidente di Aic Umbria, Samuele Rossi- per diffondere le corrette informazioni sulla celiachia e la dieta senza glutine (l’unica terapia ad oggi conosciuta per la patologia), servono a sensibilizzare la classe medica, ad aggiornarla sulle ultime novità e a mantenere alta l’attenzione sulla sintomatologia che può far sospettare nel paziente l’esordio della celiachia, una diagnosi precoce è, infatti, fondamentale per prevenire possibili complicanze”.

Un appuntamento, per lanciare quegli appelli utili a sensibilizzare tutti nel ricordarsi i corretti comportamenti che garantiscano rispetto e condivisione, a tutti i celiaci.

“Ricordiamo sempre -prosegue il presidente di Aic Umbria- che per il celiaco mangiare senza glutine non è né un vezzo né una moda ma un’esigenza. Saper preparare correttamente i pasti senza glutine è fondamentale per garantire la salute dei celiaci e consentirgli di poter vivere la socialità il più serenamente possibile senza limitazioni o discriminazioni. Aic Umbria da anni si impegna in tutto il territorio regionale in collaborazione con le Usl per effettuare corsi agli operatori del settore alimentare pubblico e privato.

Lavoriamo da anni per far crescere il numero di locali che sappiano fornire in sicurezza menu senza glutine, oggi più che mai non ci sono scuse per non scegliere posti adeguati per eventi quali gite o compleanni, ad esempio, per non far sentire nessuno escluso. Le scuole in particolare dovrebbero nella pianificazione delle uscite didattiche tener sempre presenti le esigenze dei propri alunni, è un discorso di civiltà e di cultura”.

Un convegno, rappresenta, quindi, l’occasione per trattare tematiche legate alla diagnosi e all’assistenza ai celiaci con le possibili correlazioni con altre patologie autoimmunitarie oltre a fare un focus sulla recente pubblicazione dell’annuale relazione al parlamento sulla celiachia, che conferma la costante crescita del numero delle diagnosi.


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