
Energia, aumenti insostenibili per Confagricoltura Umbria
Written by enricotribbioli on 01/10/2022
Energia, aumenti insostenibili per Confagricoltura Umbria
"Numerose le segnalazioni di difficoltà che ci arrivano quotidianamente" spiega il presidente Fabio Rossi
01/10/2022

Nuovo appello di Confagricoltura contro il caro energia. La Giunta esecutiva, che si è riunita venerdì 30 settembre a Mantova, in occasione dell’apertura del Food&Science Festival, ha messo, infatti, in evidenza che secondo i dati diffusi da ISMEA, i costi di produzione dell’agricoltura, nei soli primi tre mesi di quest’anno, sono aumentati di oltre il diciotto per cento sullo stesso periodo del 2021. Una situazione, in cui le imprese agricole non sono assolutamente in grado di assorbire ulteriori aumenti dei costi energetici.
“Anche in Umbria -sottolinea il presidente regionale di Confagricoltura, Fabio Rossi- dalle numerose segnalazioni che arrivano all’associazione, c’è forte preoccupazione per imprese del territorio, sempre più in difficoltà. Senza il blocco del prezzo del gas a livello europeo e il varo di nuove misure a supporto della liquidità c’è il rischio imminente che anche un elevato numero di imprenditori umbri del nostro settore, a causa del caro energia sia costretto a sospendere o a ridurre l’attività produttiva”.
Urgente una risposta da parte dell’Europa contro il caro energia
Di conseguenza, come evidenzia Confagricoltura, calerebbero le forniture ai mercati e alle industrie di trasformazione, a vantaggio delle importazioni da Paesi in cui i costi energetici sono inferiori.
La Giunta di Confagricoltura ha anche esaminato le decisioni, recentemente annunciate dal Governo tedesco, che prevedono la fissazione di un tetto sul prezzo del gas a livello nazionale e uno stanziamento pubblico di duecento miliardi di euro a sostegno di famiglie e aziende.
“Le decisioni unilaterali degli Stati membri -ha spiegato il presidente di Confagricoltura, Massimiliano Giansanti- determinano una vera e propria distorsione di concorrenza tra le imprese. Il regolare funzionamento del mercato unico non può dipendere dalla capacità di spesa dei bilanci statali.
Il sostegno alle imprese, deve essere attuato a livello europeo, riproponendo le misure comuni già attuate durante la pandemia a tutela dell’occupazione (con il programma SURE), oppure, autorizzando gli Stati membri a utilizzare per la riduzione dei costi energetici una parte dei fondi già assegnati dall’Ue per altre finalità, ma non ancora impegnati”.
Nonostante l’intensità della crisi in atto, è stato ribadito, infine nel corso della Giunta confederale, l’Unione europea ha mantenuto invariati gli stanziamenti all’agricoltura. Non solo: dal prossimo anno subiranno una progressiva riduzione del quindici per cento in termini reali.