
Carceri: a Terni un detenuto si toglie la vita, a Perugia due agenti aggrediti
Written by danielemorini on 30/01/2023
Carceri: a Terni un detenuto si toglie la vita, a Perugia due agenti aggrediti
Tornano a riaccendersi i riflettori della cronaca sulla situazione degli istituti di pena in Umbria: l'intervento dei sindacati di Polizia penitenziaria e del Garante dei detenuti
30/01/2023

Sembra che l’intervento della Polizia penitenziaria sia stato quasi immediato, così come quello del personale sanitario. Ma non c’è stato nulla da fare per salvare un detenuto italiano del carcere di Terni intenzionato a togliersi la vita.
La denuncia del sindacato Sarap
A denunciare l’accaduto, il sindacato degli agenti penitenziari Sarap, che torna a parlare di grave carenza del personale. Un organico sottodimensionato che per forza di cose provoca – secondo il sindacato – “una gestione preoccupante e poco attenta dell’utenza”. Il segretario nazionale del Sarap, Roberto Esposito, sostiene che “nonostante i tanti sacrifici messi in atto dal personale durante l’espletamento dei propri compiti istituzionali, nella stragrande maggioranza dei casi il personale non riesce a sventare tali eventi critici”. Esposito esprime “piena solidarietà al collega che si è trovato a gestire tale situazione vedendosi inerme dinanzi a una situazione, che andrà a segnare la propria carriera lavorativa e personale”.
Caforio: “Porre fine alla mattanza”
Gli fa eco Giuseppe Caforio, Garante dei detenuti in Umbria. “È ora di porre fine a questa mattanza nelle carceri umbre”, afferma. Questo stillicidio di detenuti allo stremo, che compiono atti di autolesionismo fino alla morte, aggiunge Caforio, “è sulla coscienza di ognuno”.
Il Garante ricorda come “all’inaugurazione dell’anno giudiziario il procuratore generale Sergio Sottani ha chiesto ancora una volta la realizzazione di Rems dove accogliere i detenuti con deficit psichiatrici ora nelle carceri ordinarie, spesso in quelli di massima sicurezza”.
L’Umbria ancora senza Rems
Il dibattito sulle Residenze per l’esecuzione delle misure di sicurezza torna periodicamente alla ribalta, specie a seguito di fatti come quelli raccontati anche dalla cronaca di oggi, ma l’Umbria ancora è sprovvista di Rems nonostante i problemi mentali negli istituti di pena siano in continua crescita.
“Nel carcere di Terni – ha ricordato Caforio – su circa 550 detenuti ve ne sono circa 150 con problemi psichiatrici seri non adeguatamente assistiti sul piano sanitario che poi danno luogo a episodi di violenza e autolesionismo”.
“Adesso basta – ha sottolineato ancora il Garante -, questa situazione di imbarbarimento non è degna di una società civile e l’Umbria con tutte le sue istituzioni deve dare risposte immediate che devono partire dalla tempestiva realizzazione di almeno due Rems e dal reclutamento straordinario di psichiatri e psicologi da porre al servizio delle carceri umbre”.
A Perugia, due agenti aggrediti
Dopo il suicidio del detenuto nel carcere di Terni, in quello di Perugia un giovane “psichiatrico” ha “aggredito con pugni due agenti di servizio, mandandoli all’ospedale”. Stavolta la denuncia arriva dal Sappe, Sindacato autonomo polizia penitenziaria. Per il segretario umbro Fabrizio Bonino si tratta “di un detenuto sfollato dalla Toscana e mandato nella discarica umbra dall’ufficio detenuti del Provveditorato”.
Bonino (Sappe): “Non è possibile che nessuno paghi”
“Sono anni – aggiunge in una nota rilanciata dall’agenzia Ansa – che denunciamo come l’Umbria sia straziata da questa politica e chiediamo davvero di essere accorpati a un altro provveditorato meno ‘patrigno’. Ci stanno davvero affossando. Non è possibile che nessuno paghi. Un collega ha un trauma cranico e l’altro un occhio nero! Dal Sappe la vicinanza ai colleghi coinvolti e l’augurio di una pronta guarigione. Le carceri regionali umbre – continua Bonino – vivono tutte le criticità e le emergenze del sistema penitenziario nazionale, in particolar modo la carenza organica dei diversi comparti, il sovraffollamento nonché le carenze strutturali di una struttura che non può essere sottoposta a ulteriori criticità con l’avventata assegnazione di soggetti problematici”. Ospite della trasmissione Xl News di Umbria Radio, il segretario umbro Bonino ha tracciato un quadro della situazione chiedendo alle istituzioni regionali di accelerare sulla creazione delle Rems, Residenze per l’esecuzione delle misure di sicurezza che non esistono in Umbria e alle comunità che dovrebbero ospitare queste strutture a “non chiudere gli occhi davanti alla realtà delle carceri, che esistono, e di cui tutti dobbiamo prenderci carico e cura”.
Capece: apprezzamento per gli agenti penitenziari
Solidarietà anche da Donato Capece, segretario generale del Sappe, che esprime parole di apprezzamento “per la professionalità, il coraggio e lo spirito di servizio dimostrati dai poliziotti penitenziari di Capanne a Perugia”. “Tutti i giorni – sottolinea – i poliziotti penitenziari devono fare i conti con le criticità e le problematiche che rendono sempre più difficoltoso lavorare nella prima linea delle sezioni delle detentive delle carceri, per adulti e minori”.