Nella notte di San Silvestro due equipaggi delle volanti della Questura di Perugia sono intervenuti pochi minuti dopo lo scoccare della mezzanotte in un quartiere nel Comune di Perugia dove, grazie alla segnalazione arrivata alla Sala operativa attraverso il 113, gli agenti dell’Ufficio prevenzione generale e soccorso pubblico sono intervenuti rapidamente con l’intento di scongiurare ogni possibile drammatico epilogo.

Colpi di pistola in aria

Dalla segnalazione era emersa la presenza lungo la strada del quartiere di due soggetti che festeggiavano l’arrivo del nuovo anno esplodendo colpi di pistola in aria. Velocissimo è stato l’intervento delle due volanti che, appena giunte sul posto indicato, non trovavano più nessuno. Con una rapida ispezione della sede stradale potevano reperire alcuni bossoli e la relativa scatola di confezionamento. Iniziati immediatamente gli accertamenti del caso, gli agenti sono riusciti a scoprire l’abitazione dello “sparatore”.

Due giovani cittadini italiani i responsabili

Hanno identificato due soggetti, due cittadini italiani, il primo siciliano di 30 anni e il secondo un ventenne di origini campane. Alla richiesta di un documento da parte degli agenti il primo uomo, che si è poi appurato essere l’esecutore degli spari, oltre a negare categoricamente le proprie responsabilità, si innervosiva contro gli operatori riuscendo a generare un crescente nervosismo delle altre persone presenti nell’appartamento, che hanno iniziato a inveire verbalmente contro gli operatori di polizia. In modo particolare il cittadino campano, ha dato letteralmente in escandescenza sbracciando verso gli operatori fino a innescare una vera e propria aggressione verso di loro sferrando violentissimi pugni e calci contro i poliziotti, che con non poche difficoltà sono riusciti a contenerne la ferocia. Subito dopo il cittadino siciliano ha ammesso le proprie responsabilità consegnando agli agenti la pistola “replica”, una scacciacani, perfettamente identica alla versione reale e dotata di tappo rosso.

L’arresto per resistenza e lesioni a pubblico ufficiale

I due soggetti sono stati arrestati per i reati di resistenza e lesioni a pubblico ufficiale e, su disposizione dell’autorità giudiziaria, ai due è stata applicata la misura cautelare degli arresti domiciliari. In sede di giudizio i due arrestati verranno valutati anche per eventuali responsabilità inerenti alle inosservanze a normative anti Covid-19 come il divieto di partecipare ad assembramenti umani.