Marcata la crescita in Umbria
Ancora più marcata la crescita in Umbria, dove le locazioni abitative a canone concordato nel 2014 erano 7 mila 173, salite a 25 mila 165 nel 2020, con un aumento del +250,8% (+17 mila 992). In Umbria, ormai, si legge ancora nella nota diffusa dalla Camera di commercio, il 75-80% delle locazioni abitative avviene attraverso la stipula del contratto a canone concordato, con beneficio sia per i proprietari (importante riduzione della tassazione), sia degli inquilini, che godono di un canone ridotto rispetto a quello a libero mercato. Viene inoltre evidenziato che, mentre i contratti di locazione a liberi hanno una durata di 4 anni più 4, la formula del canone concordato è 3 anni più 2. Secondo quanto spiega Luca Tonzani, della Borsa Immobiliare dell’ Umbria, due “importanti” novità sono state introdotte dal “Decreto semplificazioni”. La prima riguarda la dichiarazione dell’Imposta di soggiorno relativa alle ‘ locazioni brevi’ , cioè quei contratti di locazione di immobili ad uso abitativo, di durata non superiore a 30 giorni; la seconda concerne i contratti di locazione ad uso abitativo a canone concordato, transitori e per studenti universitari.