PERUGIA – L’economia dell’ Umbria risulta in via di rafforzamento con la ripresa delle esportazioni e della domanda interna; il fatturato industriale mostra una certa intensità e si accentuano complessivamente i recuperi rispetto alle fasi più profonde della crisi; anche relativamente al flusso dei nuovi crediti deteriorati che cala pur restando elevato nel confronto con la media nazionale: questa l’ analisi congiunturale della Commissione regionale Abi Umbria sulla base dei dati disponibili a giugno 2017.
Numeri Numeri che evidenziano un incremento di attività più diffuso tra le imprese della meccanica e della chimica. Allo stesso modo – secondo l’ Associazione bancaria italiana – migliorano dai cali precedenti il comparto siderurgico e il terziario.
Credito Ne consegue che dal lato del credito i settori produttivi, manifatturiero e servizi, si concentrano su richieste per capitale circolante e investimenti; mentre dalle famiglie cresce il ricorso al credito al consumo. A fronte di ciò – ha sottolineato l’ Abi – proseguono “a pieno ritmo” le iniziative sulla sospensione delle rate dei finanziamenti per rafforzare la fiducia e contribuire a consolidare la crescita.
Collaborazione Dal 2009 a dicembre 2017, sono state 12.855 le Pmi umbre che hanno beneficiato delle iniziative messe in campo dalle banche, coadiuvate dall’ Abi e in collaborazione con le Associazioni di rappresentanza delle imprese, per sostenere la disponibilità di credito. Così anche per 325 famiglie che, da marzo 2015 a dicembre 2017, con la nuova moratoria per 12 mesi sulla quota capitale del proprio finanziamento, tra mutuo prima casa e credito al consumo, hanno sospeso per un controvalore complessivo di 1,8 milioni di euro.