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Ast “non strategica” per Tk e i sindacati vanno in allarme: Di Maio intervenga

Written by on 18/09/2018

Ast “non strategica” per Tk e i sindacati vanno in allarme: Di Maio intervenga

18/09/2018

Ministero dello Sviluppo economico

TERNI – ThyssenKrupp ha confermato la non strategicità del sito di Terni e sulle voci di vendita “non ha nè confermato nè smentito”. E’ quanto scrive l’Agi e  lo attribuisce al coordinatore Fim Cisl Raffaele Apetino e Simone Liti segretario regionale Fim Cisl Umbria, al termine del tavolo presso il ministero dello Sviluppo economico richiesto dalle organizzazioni sindacali, tra il governo, i vertici di ThyssenKrupp, la Regione Umbria, i parlamentari umbri. “L’incertezza emersa dal tavolo – scrivono i sindacalisti – continua a non fare chiarezza sul futuro di Ast rispetto alle preoccupazioni che ci hanno portato alla richiesta dell’incontro odierno. Vista la situazione riteniamo urgente un chiarimento in tempi brevi per garantire una prospettiva di lavoro del sito di Terni e delle sue produzioni”. Secondo la Fim, serve “aprire subito un tavolo di confronto al ministero con la presenza delle istituzioni e del ministro Di Maio per dare certezza di continuità alle produzioni di acciai speciali a Terni”. Positivo invece – sottolinea la Fim – aver appreso che l’anno economico 2017-18 il sito di Terni chiuderà con una produzione al di sopra del milione di tonnellate e che gli investimenti fatti nel quadriennio 2014-2018 ammontano a 190 milioni di euro rispetto ai 170 milioni previsti nell’accordo sottoscritto al Mise nel 2014″.

“L’ azienda – riferisce la Fiom – pur apprezzando gli obiettivi raggiunti in coerenza con il piano industriale 2014-2018, ha confermato la non strategicià come asset del sito ternano ma, allo stesso tempo, la non volontà , nell’immediato, di procedere alla messa in vendita della Acciai speciali Terni. “Alla luce delle dichiarazioni aziendali in sede ministeriale – hanno dichiarato Mirco Rota, coordinatore Fiom per la siderurgia, e Claudio Cipolla, segretario generale della Fiom Terni – abbiamo espresso la nostra evidente preoccupazione. Se per Thyssen lo stabilimento non è strategico lo è per noi, per i lavoratori del sito e dell’indotto e per tutto il territorio ternano”. “Dichiarare che lo stabilimento non e’ strategico – continuano – puo’ avere conseguenze negative sul piano degli investimenti e delle prospettive industriali in un mercato molto competitivo che ha bisogno di strategicità nella sua conduzione. Per questo abbiamo sollecitato sia Thyssen che il governo ad affrontare fin da subito il tema del piano industriale in scadenza a fine anno, a partire dagli investimenti e dai mercati di riferimenti, nonché dei delicati aspetti ambientali che impattano sullo stabilimento e sul territorio.” “Infine – concludono – anche alla luce degli ultimi infortuni mortali, abbiamo spronato l’ azienda ad un confronto di merito che, con efficacia e celerità, intervenga sugli aspetti più delicati del processo produttivo”. Il ministero ha aggiornato l’incontro non appena Thyssen avrà definito la struttura manageriale e saranno disponibili i dati a conclusione dell’ anno fiscale, in chiusura a fine settembre 2018.

L’incontro al ministero dello Sviluppo economico su Acciaiere speciali Terni è stato “interlocutorio” ed è “fondamentale fondamentale aprire un percorso di acquisizione delle giuste e corrette informazioni al fine di poter tutelare tutti i lavoratori”. Lo afferma il segretario generale Ugl Metalmeccanici, Antonio Spera, al termine del tavolo al Mise. “Dopo mesi di attesa per la messa in vendita delle Acciaierie di Terni – scrive Spera – e dopo gli enormi sacrifici fatti in questi anni dai lavoratori, oggi veniamo a sapere che Thyssen Krupp considera nuovamente profittevole Ast. C’è quindi bisogno di maggiore chiarezza e trasparenza sul futuro, se non altro per raggiungere gli obbiettivi strategici in termini di competitivita’ produttiva e qualitativa che il settore dell’ inossidabile sul mercato mondiale richiede. In tal senso occorre risolvere le criticità organizzative a tutt’oggi esistenti sia nei ruoli sia nelle funzioni”. “L’amministratore delegato Thyssen Krupp, Massimiliano Burelli, – riferisce Spera – ci ha detto che dal 2015 l’azienda ha attuato un rafforzamento dell’organico, che ha fra gli obbiettivi primari vi è l’esigenza di adeguare il settore sia in termini di investimenti sia di sicurezza di mercato, che non ci saranno più riorganizzazioni nel personale, ma da parte dell’Ugl Metalmeccanici restano ancora forti le ombre rispetto alle luci”.


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