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Ast, dal Consiglio regionale una mozione unitaria per l’integrità del sito

Written by on 26/05/2020

Ast, dal Consiglio regionale una mozione unitaria per l’integrità del sito

26/05/2020

TERNI – Nella giornata di martedì, dopo le parole del ministro allo sviluppo economico Stefano Patuanelli sulla vendita di Ast, e la risposta dei sindacati, anche il Consiglio regionale dell’Umbria è tornata sulla questione. L’Assemblea legislativa ha approvato all’unanimità una mozione unitaria “per garantire l’integrità  del sito, lo sviluppo e la tenuta occupazionale” del sito di viale Brin. L’atto, firmato da tutti i gruppi politici, nasce delle mozioni
presentate da Eleonora Pace (FdI), a nome della maggioranza, da quella di Fabio Paparelli e Tommaso Bori (Pd) e da un atto di indirizzo di Thomas De Luca (M5s), partiti di minoranza.

La mozione A illustrare la mozione è Paola Fioroni della Lega, vicepresidente dell’Assemblea legislativa che ha detto “questo è un testo comune che sintetizza le varie sensibilità presenti in Aula su un tema che necessita una presa di posizione unitaria di questa Assemblea”. “La vicenda – ha aggiunto – è già stata ampiamente attenzionata dalla Giunta ma le forze politiche qui rappresentate vogliono richiamare un impegno ancora più pregnante da parte dell’esecutivo”. Con la mozione si impegna la presidente della Giunta Donatella Tesei “a chiedere un’azione decisa del Governo nazionale in grado di fermare lo smantellamento progressivo delle acciaierie di Terni, avviando un confronto con la multinazionale e l’Unione europea per garantire una fase di transizione tale da non pregiudicare il futuro dell’azienda, promuovendo nei confronti del Mise e dell’Europa la necessità di un attore terzo che vigili su questa fase fino alla vendita”.

Tavolo permanente e vendita del sito Inoltre si chiede di “adottare tutte le iniziative presso il Governo per l’apertura di un tavolo di confronto interistituzionale permanente con la multinazionale, aperto alle rappresentanze dei lavoratori, diretto e coordinato dalla Presidenza del Consiglio. Si chiede anche al Governo di “intervenire con tempestività e determinazione verso l’Unione europea e la stessa Commissione europea al fine di prevenire scelte che contrastino con gli interessi di migliaia di lavoratori e di un sito produttivo altamente competitivo nello scenario europeo e mondiale, quale quello delle acciaierie di Terni”. In particolare “favorire, per quanto in suo potere, players internazionali in grado di mantenere l’integrità del sito, sviluppare lo stesso dal punto di vista delle compatibilità ambientali e delle produzioni di qualità, mantenendo almeno gli attuali livelli occupazionali. In tal senso occorre portare a compimento già in questa fase il progetto scorie e quanto ad esso correlato, anche al fine del contenimento delle emissioni e di una maggiore appetibilità del sito stesso”. Infine nella mozione si chiede di “mettere in campo risorse e strumenti necessari, anche sul fronte delle infrastrutture, per rendere appetibile il sito a compratori all’altezza della sfida, anche in considerazione del fatto che su Terni opera lo strumento di area di crisi complessa, con un accordo di programma che fissa impegni precisi sul versante del miglioramento dei fattori localizzativi”.

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