Gradito ritorno a Perugia Alexander Lonquich per la Stagione degli Amici della Musica. Nella doppia veste di solista e direttore dell’Orchestra del Teatro Olimpico di Vicenza il celebre pianista sarà protagonista del concerto previsto domenica 8 maggio alle ore 17.30 al Teatro Morlacchi.

Senz’altro suggestivo il programma dedicato a due grandi autori quali Franz Schubert (del quale verranno eseguite la Sinfonia n.3 in re maggiore D.200 e la Sinfonia n.8 in si minore D.759 Incompiuta) e Wolfgang Amadeus Mozart (del Genio di Salisburgo sarà proposto il Concerto per pianoforte e orchestra n.22 in mi bemolle maggiore K 482).

Particolarmente legato all’Umbria (nel 1977 vinse a soli 16 anni il premio al Concorso Pianistico Alessandro Casagrande di Terni) Alexander Lonquich vanta una prolifica carriera internazionale da direttore-solista e collabora stabilmente con prestigiose realtà come l’Orchestra da Camera di Mantova, l’Orchestra della Radio di Francoforte, la Royal Philharmonic Orchestra, la Deutsche Kammerphilarmonie, la Camerata Salzburg, la Mahler Chamber Orchestra, l’Orchestre des Champs Elysées e la Filarmonica della Scala di Milano.

Negli anni ha poi ottenuto numerosi riconoscimenti dalla critica internazionale, come il Diapason d’Or, il Premio Abbiati (come miglior solista del 2016) e il Premio Edison in Olanda.

Chi ha paura della musica classica?!

A fare da anteprima all’atteso concerto del celebre pianista tedesco con l’Orchestra del Teatro Olimpico di Vicenza, sabato 7 maggio doppio appuntamento (alle 16.30 e alle 18, al Teatro di Figura in via del Castellano) con i Family concerts del progetto Chi ha paura della musica classica?!, percorso artistico e formativo per far avvicinare i più giovani al mondo della musica.

Protagonista il quartetto Tetraktis Percussioni (Gianni Maestrucci, Laura Mancini, Leonardo Ramadori e Gianluca Saveri) con la voce narrante del musicologo Enrico Bindocci, in un viaggio dal ‘900 a oggi: Tetraktis March, Preludio di Johann Sebastian Bach, Body Cha Cha di Gianni Maestrucci, Trio per uno di Nebojša Jovan Živković, Elegia di Ramberto Ciammarughi e l’Ouverture da L’Italiana in Algeri di Gioacchino Rossini.