PERUGIA- Con il sempre gradito ritorno di Alexander Lonquich, questa volta sia in veste di solista che di direttore dell’Orchestra da Camera di Perugia, prende avvio questo venerdì 27 ottobre dal Teatro Morlacchi la 72esima Stagione di concerti dell’Associazione Amici della Musica di Perugia. L’appuntamento, previsto a partire dalle 20.30, primo di venti concerti che proseguiranno fino alla metà di maggio, sarà aperto dall’Ouverture su temi ebraici op. 34 di Sergei Prokof’ev; una composizione realizzata dall’autore russo tra il 1918 e il 1919 basandosi su alcune atmosfere tipiche del genere klezmer, la musica popolare degli ebrei aschenaziti dell’Europa Orientale. Brano, questo, che farà da anteprima al Concerto n. 2 in fa maggiore per pianoforte op. 102 di Dmitri Šostakovič, emozionante pagina scritta nel 1957 dedicata al figlio Maksim, in occasione del suo diploma accademico; formato da tre movimenti, farà scoprire al pubblico degli Amici della Musica un volto inedito del grande compositore, qui inaspettatamente giocoso, tenero e lirico. Occasione, anche per apprezzare ulteriormente le eccellenti doti di solista di Alexander Lonquich. La seconda parte della serata, sarà dedicata, invece, alle energiche, luminose e travolgenti note della celeberrima Sinfonia n. 7 in la maggiore op. 92 uno dei capolavori di Ludwig van Beethoven. Composta fra il 1811 e il 1812, fu eseguita per la prima volta nel dicembre 1813 a Vienna; Richard Wagner, colpito dall’elemento ritmico che pervade l’intera partitura, la definì  l’apoteosi della danza nella sua suprema essenza. La Sinfonia offrirà all’Orchestra da Camera di Perugia, un’importante occasione per mettere in mostra tutte le sue capacità tecniche ed espressive.
Un concerto inaugurale, con un programma di forte impatto emozionale affidato ad un prestigioso solista, vero e proprio beniamino del pubblico di Perugia, quale Alexander Lonquich che torna nel capoluogo umbro a quarant’anni esatti dalla sua vittoria al Concorso Pianistico Casagrande di Terni. Affermazione, che gli ha aperto le porte su una luminosa carriera che lo ha visto impegnato con concerti in Giappone, Stati Uniti e nei principali centri musicali europei con orchestre dirette da Claudio Abbado, Kurt Sanderling, Emmanuel Krivine; particolare la sua collaborazione con Sandor Végh e la Camerata Salzburg, di cui è tuttora direttore-solista. Come anche nell’ambito della musica da camera, con artisti del calibro di Christian Tetzlaff, Vilde Frang, Joshua Bell, Isabelle Faust, Carolin Widmann, con i quali ha anche realizzato varie incisioni discografiche che hanno ottenuto numerosi riconoscimenti dalla critica internazionale. Nel 2003 Alexander Lonquich ha formato, con la moglie Cristina Barbuti, un duo pianistico che si è esibito in Europa e negli Stati Uniti.