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Perugia, agricoltori in piazza: “Pagamenti in ritardo, meno burocrazia”

Written by on 04/06/2018

Perugia, agricoltori in piazza: “Pagamenti in ritardo, meno burocrazia”

04/06/2018

Una manifestazione di Coldiretti

Una manifestazione di Coldiretti

PERUGIA – Gli agricoltori umbri della Coldiretti, lunedì mattina, sono arrivati in Piazza Italia a Perugia, davanti alla sede della Giunta regionale, con i trattori per protestare contro i ritardi dei pagamenti comunitari e i problemi nella gestione della fauna selvatica (soprattutto cinghiali), che devastano le coltivazioni e mettono a rischio la sicurezza del territorio. Gli agricoltori ed allevatori, arrivati da tutta la regione, hanno manifestato “per rivendicare la volontà di tutelare un comparto centrale per l’economia locale. Un settore sotto attacco – si legge nella nota dell’associazione degli agricoltori – a causa di una burocrazia, regole e criticità che penalizzano da ormai troppo tempo gli imprenditori umbri”.

Contro la burocrazia Nel mirino della manifestazione “le lentezze e inefficienze della burocrazia che bloccano i pagamenti comunitari ma anche contro i danni provocati dalla fauna selvatica, a cominciare dai cinghiali”. Guidati dal presidente umbro dell’associazione Albano Agabiti, i manifestanti hanno esposto striscioni e bandiere. “Agricoltura sotto attacco, redditi divorati”, “La burocrazia fa più danni della grandine”, “Stop all’assedio delle campagne umbre” le scritte su alcuni cartelli esposti. “E’ arrivato il momento che le istituzioni dimostrino di comprendere davvero la gravità della situazione – ha detto Agabiti prendendo la parola in piazza -, utilizzando ogni possibile strumento di intervento”. La Coldiretti stima in circa 60 milioni di euro i pagamenti comunitari che le aziende agricole umbre devono ancora ricevere. Queste le parole di Stefano Nardi, di Coldiretti Umbria ai microfoni di Umbria Radio

Ritardi nei pagamenti Ai circa 60 milioni di euro di pagamenti comunitari che le aziende agricole umbre debbono ancora ricevere, vanno aggiunti – spiega Coldiretti – oltre 7 milioni di euro ‘bloccati’ per le assicurazioni contro le calamità naturali. Circa 600 le domande per insediamento di giovani agricoltori e oltre 900 di aziende già operanti, che hanno richiesto finanziamenti per ‘investimenti’, “da troppo tempo in attesa di risposta”; milioni di euro i danni provocati dalla fauna selvatica alle aziende agricole. Gli agricoltori – spiega la loro organizzazione – hanno lamentato “criticità che si protraggono da troppo tempo, ma sono
decisi a restare sul proprio territorio e garantire lo sviluppo agricolo, continuando a produrre cibi di eccellenza che fanno dell’ agricoltura un volano dell’ economia regionale”.

Le richieste Gli imprenditori della Coldiretti hanno chiesto perciò “di arrivare finalmente ad un completo e rapido allineamento delle domande da liquidare; di reperire le risorse necessarie per consentire almeno il finanziamento delle domande dei giovani già presentate; trovare le risorse (circa 10 milioni di euro) per le misure a superficie dei bandi aperti nel 2017”. Sul fronte dei danni dalla fauna selvatica, per Coldiretti “urge gestire la presenza dei cinghiali, anche riducendo i tempi per gli interventi di contenimento d’urgenza e con il coinvolgimento degli agricoltori nel coadiuvare le attività di abbattimento”. “Tra le necessità più forti – aggiunge Coldiretti – la valorizzazione dei principi di sussidiarietà rispetto ai rapporti con le imprese, con una decisa semplificazione dei processi burocratici distorti, uno dei principali elementi di malessere e di ostacolo competitivo. Un’effettiva e chiara politica di programmazione serve anche ad una gestione delle risorse idriche che consenta al mondo agricolo di operare in un normale quadro di certezze”. In particolare, Coldiretti chiede che “le problematiche burocratiche tra gli enti interessati non si riversino a danno dei coltivatori, con l’ imputazione di costi di gestione non rispondenti ad una razionale ed adeguata politica dei prezzi e che esulano dal virtuoso consumo degli imprenditori”. Proprio a testimoniare la vicinanza dell’agricoltura alla comunità, in piazza Italia è stato allestito un grande Mercato di Campagna Amica con il meglio del Made in Umbria agroalimentare.


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