PERUGIA – La legge scout all‘ottavo articolo recita: La guida e lo scout sorridono e cantano anche nelle difficoltà. Ed è proprio con questo spirito che 1350 ragazzi da tutta Italia hanno scelto i luoghi umbri del terremoto per i loro campi estivi. Per portare un sorriso certo, ma anche per essere utili e lasciare qualcosa di concreto in questi territori feriti. Nasce così “Tra terra e cielo”, il progetto promosso dall’Agesci (Associazione Guide E Scout Cattolici Italiani) dell’Umbria: 10 percorsi (o route, come le chiamano gli scout) attraverso i luoghi che negli ultimi mesi sono stati sempre associati al sisma. Ovviamente Norcia e Cascia, ma anche Monteleone, Preci, Spoleto, Vallo di Nera e Campi di Norcia solo per citarne alcuni. Sono 90 i gruppi che hanno aderito all’iniziativa, in rappresentanza di 17 regioni italiane. Anche perché la nostra è una regione cardine per l’Agesci, visto il suo carico di spiritualità, come sottolinea anche il vescovo ausiliare di Perugia-Città della Pieve, e assistente ecclesiastico regionale, monsignor Paolo Giulietti.

Non solo cammino e strada dunque, ma anche una serie di impegni veri e propri, di quelli che restano nel territorio: tre maxi-progetti per il recupero funzionale di strutture da destinare ad attività per scout e giovani con finalità educative ambientali e di protezione civile. Si tratta dell’ex area di tiro a volo a Monteluco di Spoleto, dell’ex prefabbricato a Vallo di Nera, e dell’ex scuola di Maltignano a Cascia. Le strutture, una volta rimesse a nuovo, fungeranno da polo educativo e da presidio di Protezione Civile sul territorio. Il presidente nazionale dell’Agesci, Matteo Spanò.

Ogni Clan (cioè ogni gruppo di ragazzi) che parteciperanno saranno accolti da una delegazione dell’Agesci regionale. Arriveranno ogni sabato a partire dal 15 luglio fino al 9 settembre. Prima della partenza, sarà consegnato a ogni partecipante un distintivo ed un crocifisso con la medaglia benedettina. I gruppi poi riporteranno nelle proprie regioni d’origine un dvd informativo realizzato in collaborazione con la protezione civile. “Tra Terra e cielo” non è che l’aggiornamento e la rivisitazione del progetto “Francesco vai!”, che in occasione del terremoto del ’97 portò centinaia di scout in Umbria durante le fasi di emergenza e post-assistenza. Oggi come allora, con l’obiettivo di sporcarsi le mani per lasciare un segno.