PERUGIA – “Servono, dalla Regione Umbria, ulteriori 3 milioni di euro all’anno per fare accordi stabili con compagnie aeree (low cost) solide, con ampie reti commerciali e capacità attrattiva turistica. Anche basando (parcheggiando) nello scalo umbro almeno due aeromobili”: lo sostiene il consigliere regionale Claudio Ricci (Misto-Rp/Ic), commentando le notizie in merito ai problemi dell’aeroporto San Francesco Di Assisi. “Un solo dato: i piccoli aeroporti regionali europei – spiega Ricci – si sviluppano, nel 75 per cento dei casi osservati, solo con tali strumenti ed anche, secondo me, realizzando una stazione ferroviaria, ad alta velocità all’aeroporto. Obiettivo: raddoppio dei passeggeri in tre anni e fare dell’aeroporto il vero ”motore” di sviluppo turistico economico dell” Umbria”. “Noi consiglieri regionali – afferma Ricci, secondo quanto riferisce una nota della Regione – aspettiamo da tempo chiarimenti. Nei mesi scorsi quattro casi di compagnie che annunciano voli e poi non li svolgono”. Secondo Ricci, “tutto tace, nessuno decide cambiamenti che ora sono necessari e urgenti”. “Per oggettività – commenta – negli ultimi anni ci sono stati risultati: 250 mila passeggeri all’anno (dato 2017) e il pareggio di bilancio. Una ampia opera di riqualificazione, la nuova aerostazione, la viabilità di accesso, la concessione ventennale di gestione. Tutto bene – aggiunge – ma ora senza ”aerei che volano” si vanificherebbe tutto, con relativa dispersione di risorse pubbliche”.