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Acqua, monumento nella storia e nell’arte alla Galleria Nazionale

Written by on 22/03/2023

Acqua, monumento nella storia e nell’arte alla Galleria Nazionale

Un convegno dedicato alle fontane organizzato da Umbra Acque e dalla Pinacoteca di Perugia, svoltosi mercoledì 22 marzo in occasione della Giornata mondiale dell'acqua

22/03/2023

convegno giornata acqua gnu

Un momento del convegno 'Acqua, monumento nella storia e nell'arte'

Nel tempo l’acqua è sempre stata occasione di socializzazione oltre che bene essenziale. I nostri nonni si incontravano a prenderla alle vecchie fontane, mentre oggi le nuove generazioni possono utilizzare una App per intercettare le fonti urbane, moderne per design e modalità di utilizzo.

Ma le fontane raccontano anche di un rapporto ancestrale e vitale che nel corso del tempo ha trovato esplicazione nella tecnica e oggi anche nella tecnologia e nell’arte, nella quale il protagonismo dell’elemento naturale si è fuso dando vita a creazioni originali, monumentali, in alcuni casi addirittura fantastiche, destinate a caratterizzare contesti urbani e suburbani di ogni epoca. Un filo sottile, insomma, che unisce passato e presente, una navigazione storica che ha segnato il rapporto tra l’acqua e l’uomo.

L’acqua nella storia e nell’arte

Questi, sono i temi di cui si è parlato mercoledì 22 marzo nel corso del convegno organizzato da Umbra Acque e dalla Galleria Nazionale dell’Umbria in occasione della Giornata mondiale dell’acqua. Un simposio dedicato, dunque, alle fontane che sono divenute elementi architettonici dal valore iconico, sintesi plastiche di un rapporto, quello tra l’uomo e la natura, divenuto attraverso la creatività degli artisti contestuale espressione di benessere e civiltà. Tra gli altri interventi,  quello di Veruska Picchiarelli, storica dell’arte,  che ha parlato de Le fontane medievali come scenario privilegiato dell’arte pubblica, focalizzandosi a lungo su la Fontana Maggiore di Perugia, mentre Carla Scagliosi, ha analizzato il tema La fluidità delle forme. L’acqua come elemento fondante dell’arte barocca.

“Acqua e arte -ha detto il direttore della Galleria nazionale, Marco Pierini- si legano non in modo astratto. Il filo rosso che collega questi due elementi è l’uomo: la fontana è, infatti, simbolo di sviluppo di civiltà, di ricchezza e prosperità. Nei secoli è stata simbolo di potere e ci piace ricordare che oggi viene sempre di più assimilata a uno spazio pubblico, simbolico, a un luogo dove ci si ritrova, si discute, ci si confronta”.

Un bene comune e primario da tutelare

Tra i relatori, anche don Simone Sorbaioli, vicario generale della Arcidiocesi di Perugia-Città della Pieve.

“L’acqua è un segno per tutti noi -ha  sottolineato- un bene comune e primario che va tutelato. Ma l’acqua è anche un simbolo di rinascita, rigenerazione e di sviluppo e di condivisione con il prossimo”.

Ad Andrea Margaritelli, presidente dell’Istituto nazionale di Architettura, sono state affidate le conclusioni.

“E’ fondamentale -ha detto- difendere l’acqua sia come materia che come spirito, come uno degli elementi intorno a cui oggi si muovono le nostre città”.

 


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