Abusi su un ragazzo
Secondo quanto ricostruito dall’indagine, infatti, l’allenatore invitava i ragazzi, molti dei quali minorenni, nel suo alloggio con la scusa di praticare massaggi terapeutici, nonostante non ne avesse alcun titolo. In particolare, gli agenti hanno potuto accertare gli abusi in particolare su un ragazzo, all’epoca dei fatti 13enne. E così oggi sono scattate le manette, con la Squadra Mobile che ha fermato l’uomo al rientro di un viaggio all’estero conducendolo nel carcere di Regina Coeli. Quanto scoperto oggi sembra essere lo stesso copione interpretato dall’indagato anche in passato, quando allenava in Umbria, in una squadra satellite di quella romana. Anche in quel caso adduceva scuse per restare da solo con gli atleti, per poi molestarli, in palestra o proprio nei locali della foresteria. Nel 2015 venne posto ai domiciliari, poi revocati in seguito all’interrogatorio di garanzia.
Ancora indagini
Tre anni successivi, in seguito alla denuncia di uno dei ragazzi, arriva la condanna a due anni di reclusione con rito abbreviato, dopo aver accertato abusi nell’arco temporale che andava dal 2012 al 2015. Proprio per questo, si continua ad indagare per verificare che non ci siano altre persone coinvolte. Ma che un allenatore, già condannato per molestie, possa essere tornato ad allenare, e sempre al fianco di giovanissimi atleti, fa pensare, tanto che lo stesso Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza, Carla Garlatti, ha definito insufficienti i controlli da molte federazioni sportive. “E’ necessario – sottolinea – che vengano effettivamente svolti controlli preventivi su chi ha compiti educativi e di vigilanza sui minorenni. Ricordo che il codice penale vieta l’assunzione o l’attribuzione di incarichi, nelle scuole e strutture pubbliche o private frequentate da minori, a persone che siano state condannate per reati di violenza sessuale nei confronti dei minorenni”.
Giovedì mattina durante l’interrogatorio di garanzia che si è svolto nel carcere di Regina Coeli il 55enne si è avvalso della facoltà di non rispondere. L’uomo al momento resta in carcere.