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Norcia, il polo unico scolastico sempre più reale: la Regione approva il Protocollo

Written by on 05/06/2018

Norcia, il polo unico scolastico sempre più reale: la Regione approva il Protocollo

05/06/2018

L'incontro tra il sindaco Alemanno e i genitori degli alunni

NORCIA – Il nuovo polo scolastico di Norcia diventa sempre più reale. Lo schema di Protocollo d’intesa siglato tra la Regione Umbria, l’Ufficio speciale per la ricostruzione Umbria, la Provincia di Perugia ed il Comune di Norcia per la realizzazione del polo unico, è stato approvato dalla Giunta regionale. Il Protocollo di intesa siglato dopo il lavoro compiuto nei tavoli operativi istituzionali, stabilisce la metodologia per la localizzazione, progettazione urbanistica e realizzazione del Nuovo Polo Scolastico e della nuova sede operativa della viabilità della Provincia prevedendo anche un piano di permute delle attuali proprietà che consenta di procedere alla attuazione degli interventi.

Polo unico Il protocollo approvato dalla Giunta permetterà la realizzazione Norcia di un unico polo scolastico dove saranno localizzate tutte le scuole i cui edifici sono stati danneggiati dal sisma del 2016. Lo stesso intervento permetterà alla città di realizzare anche la nuova sede operativa della viabilità della Provincia di Perugia. Gli edifici scolastici danneggiati dal terremoto sono stati verificati dai tecnici e dichiarati inagibili. E’ lo stesso Comune che ha individuato e reso disponibile l’area dove delocalizzare le scuole. L’intervento riguarderà l’Istituto Tecnico commerciale e per geometri ed il liceo classico ‘Battaglia’, le attrezzature e le infrastrutture della sede operativa della viabilità di competenza della Provincia, la scuola materna, elementare e media del Comune e le due palestre. Il nuovo polo scolastico sarà realizzato nell’area che va dai campi da tennis, via della Circonvallazione, Viale Europa e Via dell’Ospedale, una volta che saranno demolite interamente le scuole danneggiate dal sisma. I tempi di realizzazione sono stimati in circa 4 anni. Nell’area dove sorge l’attuale Istituto ‘Battaglia’, per il quale si prevede la demolizione, è prevista la realizzazione del polo sportivo. Per gli interventi al polo scolastico sono stati assegnati circa 13 milioni di euro. Oltre questi anche un milione di euro, dei 4,5 circa destinati all’Umbria dagli sms solidali, saranno investiti nell’allestimento delle scuole.

L’incontro con i genitori E lunedì sera il sindaco di Norcia Nicola Alemanno e la Dirigente Scolastica Rosella Tonti hanno incontrato i genitori degli alunni per parlare delle prospettive future della scuola di Norcia. “Insieme alla Dirigente – ha sottolineato il primo cittadino – abbiamo voluto questo incontro per tranquillizzare riguardo lo stato delle nostre scuole e rendervi partecipi del percorso che stiamo intraprendendo per il futuro”. Alemanno ha, quindi, illustrato ai genitori il progetto del nuovo polo scolastico definendolo ‘sicuro e innovativo’. “Entro la prossima primavera contiamo di aver definito la progettazione e quindi di poter dar corso agli appalti. Nel frattempo – ha spiegato il sindaco – adegueremo le strutture già esistenti che ospitano la scuola superiore per l’inizio del prossimo anno scolastico. Siamo fiduciosi – conclude – che i tempi possano essere rispettati perché dobbiamo tornare a crescere”.

Situazione attuale La scuola secondaria di secondo grado dal 2016 è allestita presso i moduli donati dalla Consulta delle Fondazioni delle casse di Risparmio dell’Umbria. Queste, al termine dell’anno scolastico 2019, saranno sostituite con delle strutture sul modello delle scuole ‘Rava’, utilizzando le urbanizzazioni esistenti. L’istituto superiore ‘Battaglia’ ad oggi conta 16 classi di cui 3 svolgono le lezioni in aule sovrapposte. Grazie ad una donazione verrà realizzata nell’immediato una struttura che consenta l’allestimento delle aule mancanti e di posizionare i laboratori di chimica, fisica e un laboratorio di lingue 4.0, un presidio culturale. “Con queste migliorie – ha spiegato la dirigente Rosella Tonti – daremo una giusta dimensione e dignità anche alla scuola superiore per il medio termine, nell’attesa del nuovo polo scolastico”.

 


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