PERUGINA – Giornata importante quella di mercoledì per i lavoratori della Perugina. In mattinata, a Roma, è previsto il tavolo tecnico al ministero del lavoro per definire i dettagli sulla proroga della cassa integrazione, in scadenza il prossimo 30 giungo, punto centrale della vertenza per i sindacati che vogliono più tempo – almeno un anno – per affrontare tutti i temi sul tavolo con una maggiore serenità. Altra richiesta sarà l’avvio dell’isoensione, lo strumento che permetterebbe ad una 30ina di lavoratori l’anticipo pensionistico in modo che si possano accompagnare queste persone alla pensione, senza intaccare il lavoro dei 30enni-50enni.

L’incontro con Nestlè Nel pomeriggio poi, a Perugia, si terrà l’incontro tra i sindacati e la Nestlè per discutere degli altri due argomenti dirimenti nella vertenza: la questione dei 150 posti di lavoro all’interno della Perugina, ma con un contratto di 6 mesi, e le circa 100 possibili assunzioni sul territorio da parte di altre aziende. Sul primo punto, il sindacalista della Rsu Luca Turcheria – ai microfoni di Umbria Radio Inblu – chiede un’assunzione di responsabilità a Nestlè chiedendo “uno sforzo economico”.

Assunzioni in altre aziende Sulla questione dei circa 100 posti di lavoro sul territorio perugino, Turcheria mette in guardia dalle ‘fake news occupazionali’. Per ogni azienda che assume un lavoratore che esce dalla Perugina, la Nestlè è disposta a versare 30 mila euro. Da qui la paura che molti imprenditori possano decidere di ‘intascare’ il contributo senza poi arrivare alle assunzioni. Le parole di Luca Turcheria.