Assunzioni Il primo atto, su proposta dell’assessore regionale al personale, ha riguardato la ricognizione di tutto il personale che, successivamente al 28 agosto 2015, è risultato in servizio presso le strutture ordinarie della giunta regionale con contratto di lavoro flessibile, in possesso di un esperienza lavorativa di almeno tre anni alla data del 31 dicembre 2017. Da questa ricognizione nominativa del personale, in possesso dei requisiti di legge, è emersa la posizione di 44 unità. Nove di queste riguardano la stabilizzazione già avviata di personale per le esigenze del sistema di protezione civile, di un ingegnere idraulico e di un metereologo. Le restanti 35 unità saranno riservate a 14 istruttori tecnici, 10 amministrativi, 7 contabili, 3 socio-sanitari e un informatico, tutti di categoria C e part-time. La spesa prevista in tre anni è di 506 mila euro, di cui 256 mila euro da spendere nel 2018 per 16 stabilizzazioni e il resto nel biennio 2019-2020 per le altre 19 unità.

Sanità Contemporaneamente alla stabilizzazione del proprio personale, la Giunta regionale, su proposta dell’assessore alla Sanità, Luca Barberini, si è anche occupata del personale precario del Servizio sanitari. In Umbria si tratta di circa 350 operatori fra personale medico, tecnico-professionale, infermieristico e dirigenziale del Sistema sanitario regionale. “Fin dai prossimi giorni – si legge in una nota della Regione – ci sarà un confronto con le organizzazioni sindacali affinché tutte le Aziende sanitarie regionali possano procedere in maniera omogenea e trasparente, secondo i termini previsti dall’accordo approvato nella Conferenza Stato-Regioni. E i risultati di questo confronto saranno messi a disposizione dei direttori generali delle Aziende sanitarie e ospedaliere per l’attuazione”.

Aur e Villa umbra Il terzo atto approvato dalla Giunta regionale, su proposta dell’assessore al personale, Antonio Bartolini, riguarda infine la possibilità di applicazione delle stesse norme anche negli enti regionali, in particolare l’Agenzia Umbria Ricerche e il Consorzio Scuola umbra di amministrazione pubblica ‘Villa umbra’. Per questi due enti si è raggiunta un’intesa con Regione e organizzazioni sindacali, quindi ora l’assessore ha ricevuto il mandato dalla Giunta di predisporre tutti gli atti necessari compresa una nuova norma che sarà sottoposta all’attenzione del Consiglio regionale.